Trama “La Talpa”, un thriller psicologico ambientato durante la Guerra Fredda, indaga solitudine e tradimento tra gli agenti segreti britannici degli anni ’70.
Il film “La Talpa” (2011), diretto dal regista svedese Tomas Alfredson, è una delle opere cinematografiche più apprezzate per la sua rappresentazione raffinata e cupa del mondo dei servizi segreti britannici durante la Guerra Fredda. L’adattamento dell’omonimo romanzo di John le Carré presenta uno spaccato intricato e profondamente psicologico della vita degli agenti segreti, un ambiente dove ogni sguardo può nascondere un inganno e ogni relazione è velata dal sospetto.
Ambientato negli anni ’70, il film segue le vicende di George Smiley (interpretato da Gary Oldman), un ex agente del Circus – il servizio di intelligence britannico – chiamato a tornare in azione per individuare una “talpa”, una spia sovietica infiltrata ai vertici dell’organizzazione. Il cast stellare, che comprende anche Colin Firth, Tom Hardy e Benedict Cumberbatch, è solo uno degli elementi che contribuiscono a rendere “La Talpa” un thriller sofisticato, in cui tensione e introspezione si fondono in un racconto di spionaggio fuori dagli schemi.
La trama di “La Talpa”: un’indagine carica di tensione
La storia prende avvio nell’ottobre del 1973, quando una missione segreta del Circus a Budapest fallisce, compromettendo la stabilità dell’organizzazione. L’agente Jim Prideaux (Mark Strong) viene inviato in Ungheria per ottenere informazioni vitali, ma la sua missione si conclude in modo drammatico, con conseguenze che porteranno il Circus a un profondo riassetto. Dopo questo fallimento, il capo dell’organizzazione, noto come Controllo (John Hurt), si dimette insieme al suo fidato collaboratore George Smiley. La leadership del Circus passa allora a Percy Alleline (Toby Jones), che con i colleghi Bill Haydon (Colin Firth), Roy Bland (Ciarán Hinds) e Toby Esterhase (David Dencik) continua a portare avanti l’Operazione Strega, il cui obiettivo è raccogliere informazioni strategiche dai sovietici.
Tuttavia, i sospetti si fanno presto strada: potrebbe esserci un traditore tra i vertici stessi del Circus. Il sottosegretario Oliver Lacon affida quindi a Smiley l’incarico di condurre un’indagine interna segreta per scoprire l’identità della “talpa”. Smiley, con l’aiuto di fidati agenti come Peter Guillam (Benedict Cumberbatch) e Mendel, inizia a esplorare le ombre del passato dell’organizzazione, rievocando vecchi intrighi e interrogando ex colleghi in cerca di indizi.
Un momento chiave dell’indagine arriva quando Ricki Tarr (Tom Hardy), un agente in fuga dopo una missione a Istanbul, si presenta a Smiley con una rivelazione scottante. Durante il suo incarico, Tarr aveva convinto un’informatrice di nome Irina a collaborare con i britannici, ma qualcosa era andato storto, costringendolo a nascondersi per evitare gravi accuse. La testimonianza di Tarr e le intuizioni di Smiley portano alla luce connessioni inaspettate e segreti sepolti, mentre la tensione e il sospetto verso i suoi stessi colleghi non fanno che aumentare.
Il fascino di un thriller psicologico premiato
Presentato in concorso al Festival di Venezia nel 2011, “La Talpa” ha ricevuto tre nomination agli Oscar del 2012: per il Miglior attore protagonista, grazie alla magistrale interpretazione di Gary Oldman nel ruolo di George Smiley, per la Miglior sceneggiatura non originale e per la Miglior colonna sonora. Per Oldman, che ha dato vita a un personaggio complesso e sfaccettato, questa è stata la prima nomination agli Academy Awards, a conferma del valore della sua performance. Il romanzo di le Carré era stato già adattato in una miniserie televisiva di successo nel 1979, dove il ruolo di Smiley era stato interpretato da Alec Guinness.
La regia di Alfredson: sobrietà e attenzione ai dettagli
Tomas Alfredson, celebre per il suo approccio visivo attento e misurato, si distacca dalle consuete dinamiche dell’action spionistica. In “La Talpa”, ogni inquadratura e ogni movimento di camera sono studiati per trasmettere una sensazione di sospensione e introspezione, riflettendo il mondo di diffidenza e tensione che caratterizza la trama. La scelta di non ricorrere a sequenze d’azione spettacolarizzate rende il film un’opera di rara intensità, dove la narrazione è guidata dai dialoghi, dai gesti e dai silenzi dei personaggi.
Alfredson si ispira alla tradizione del cinema classico di spionaggio, richiamando film come Intrigo Internazionale di Alfred Hitchcock e I tre giorni del Condor di Sydney Pollack. L’approccio intimista del regista svedese consente di esplorare a fondo le complessità psicologiche dei protagonisti, costretti a vivere in un mondo in cui la fiducia è ormai un concetto superato. La solitudine e l’angoscia diventano quindi i veri temi centrali del racconto, portando lo spettatore a riflettere sulla fragilità della condizione umana.
La sceneggiatura: una costruzione raffinata
Scritta da Bridget O’Connor e Peter Straughan, la sceneggiatura di “La Talpa” è un capolavoro di costruzione narrativa. L’intreccio, pur complesso, si sviluppa con precisione, consentendo di seguire l’indagine di Smiley tra segreti, tradimenti e le ombre del passato. Il percorso di Smiley si trasforma in una vera e propria discesa negli inferi del Circus, dove ogni relazione è avvolta dal dubbio e dal timore. Il concetto di “fiducia” perde significato, mentre il protagonista avanza in un labirinto di sospetti e paure che gettano una luce cupa sull’intero mondo dello spionaggio.
Alfredson riesce inoltre a ricreare con grande cura l’atmosfera degli anni ’70, restituendo un’immagine vivida delle tensioni e dei giochi di potere della Guerra Fredda. La scelta delle musiche, dei dialoghi e delle scenografie contribuisce a rendere “La Talpa” un film stilisticamente equilibrato, in cui ogni elemento si intreccia armoniosamente per creare un’opera carica di significato e spessore emotivo.
Un film che esplora l’umanità dietro lo spionaggio
“La Talpa” va oltre il semplice racconto di spionaggio: è un viaggio nell’animo dei suoi protagonisti, un’indagine sulla vulnerabilità e sulla sofferenza celate dietro le mura del Circus. Con una narrazione densa e sofisticata, il film rivela quanto la vita di un agente segreto possa essere intrappolata nella solitudine e nei compromessi, dove ogni scelta ha un peso che va ben oltre la missione.
Consigliato a tutti gli amanti del cinema di qualità e non solo agli appassionati di storie di spionaggio, “La Talpa” è una rappresentazione avvincente e profonda dell’epoca e dei suoi intrighi, che questa sera sarà trasmessa in prima serata su Canale 5 alle 21:20.
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