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ToggleFiorella Mannoia: un percorso artistico e famigliare tra musica e cinema
Fiorella Mannoia, artista di spicco nel panorama musicale italiano, ha alle spalle una storia personale che arricchisce il suo talento. Nata da Luigi Mannoia, un noto stuntman siciliano, e da Maria Gabrielli, marchigiana, la cantante ha mosso i suoi primi passi nello spettacolo seguendo le orme del padre. Non tutti conoscono il suo legame profondo con il cinema, un ambito nel quale ha fatto i suoi esordi come controfigura.
La perdita della madre nel 2016 ha segnato un momento cruciale nella vita della cantante. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Mannoia ha condiviso le sue emozioni in merito al lutto: “A quel distacco non si è mai pronti. Sì, risali sul palco. Sì, la musica riprende. Ma il vuoto rimane… Ogni domenica con te, da Combattente, non riesco ancora a farla dal vivo, ma è per quelle domeniche che trascorrevamo insieme. Le prime dopo la sua morte le ho superate immobile.” Le parole della cantante evidenziano quanto il legame con la madre abbia influenzato la sua arte e la sua vita.
Una famiglia di artisti e l’amore per la musica
Fiorella Mannoia non è sola della sua avventura artistica; ha due fratelli, Patrizia e Maurizio, con i quali ha condiviso momenti importanti nel mondo del cinema. In particolare, nel 1968, Fiorella ha lavorato come controfigura di Lucia Mannucci nel film Non cantare, spara, diretto da Daniele D’Anza, di cui il padre Luigi era già un esperto. Questa propensione a calcare i set cinematografici è sicuramente una diretta conseguenza dell’ambiente famigliarle creativo e stimolante in cui è cresciuta.
Mannoia ha descritto l’influenza dei genitori sulla sua carriera musicale in un’intervista con Alain Elkann. Ha sottolineato che sin da piccola, a soli cinque o sei anni, “Furono loro a capire che avevo un senso ritmico e mi facevano cantare in continuazione. Io non so se avrei mai potuto fare altro.” Questo amore per la musica è cresciuto in lei grazie alla dedizione dei suoi genitori, che hanno sempre sostenuto le sue aspirazioni artistiche.
In un’intervista, la cantante ha ricordato con affetto il padre, il quale invece di raccontarle fiabe, la guidava verso il sonno con opere liriche. “Così so che Rigoletto ha ammazzato per sbaglio sua figlia, che Traviata è morta incolpevole… Mi piacevano, ma ci piangevo, perché alla fine queste povere donne morivano sempre tutte,” ha raccontato. Questa passione per le storie complesse e cariche di emozione si riflette nel suo lavoro musicale, che spesso esplora temi di grande profondità.
La carriera di Fiorella Mannoia, caratterizzata da un eccellente percorso musicale e da un’inegabile passione per il cinema, rappresenta un esempio ispiratore di come arte e vita si intrecciano. La sua musica non è solo un mestiere, ma un tributo alla sua storia familiare e un modo per onorare le persone che hanno fatto parte della sua crescita personale e professionale.
In sintesi, l’arte di Fiorella Mannoia continua a fiorire, e la sua storia personale e familiare non solo arricchisce la sua musica, ma le conferisce una dimensione unica, che risuona profondamente con il pubblico. Con una carriera che continua a evolversi, l’artista rimane un faro di creatività in un panorama musicale in costante cambiamento.
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