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Toggle“Beautiful Boy” racconta la vera storia di Nic Sheff, un adolescente brillante la cui vita viene sconvolta dalla dipendenza da metanfetamine, e di suo padre David, determinato a salvarlo. Il film esplora il loro difficile percorso verso la guarigione.
La storia vera dietro “Beautiful Boy”
Il film “Beautiful Boy” del 2018, diretto da Felix van Groeningen, si basa sulla drammatica storia vera di Nic Sheff e suo padre David. La pellicola trae ispirazione da due libri autobiografici: “Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction” di David Sheff e “Tweak: Growing Up on Methamphetamines” di Nic Sheff. La vicenda ha inizio quando Nic, un ragazzo di 18 anni dall’apparenza perfetta, inizia a sperimentare con le droghe all’età di 12 anni. Nonostante il suo talento nello studio, nello sport e nelle arti, Nic cade rapidamente nella spirale della dipendenza, in particolare dalla metanfetamina.Il divorzio dei genitori, avvenuto quando Nic aveva solo 4 anni, viene indicato come uno dei fattori scatenanti del suo disagio emotivo. Inizialmente, sia David che l’ex moglie Vicky faticano ad accettare la gravità della situazione del figlio, fino a quando diventa impossibile ignorarla.
Il percorso di Nic e David Sheff
La lotta di Nic contro la dipendenza si rivela lunga e tortuosa. Il giovane attraversa periodi di profonda crisi, arrivando a fuggire di casa e a prostituirsi per procurarsi la droga. In un’occasione, Nic arriva persino a rubare denaro al suo fratellastro di 7 anni.
David, dal canto suo, intraprende una disperata ricerca per salvare il figlio. Come raccontato nel film, si trova spesso a chiamare gli ospedali, temendo che Nic possa essere stato ricoverato per overdose. La situazione raggiunge livelli critici quando Nic rischia di perdere un braccio a causa di un’infezione provocata da una siringa contaminata, un episodio non incluso nella pellicola.Timothée Chalamet, che interpreta Nic nel film, ha dovuto perdere circa 8 chili per rendere credibile il personaggio di un tossicodipendente. L’attore ha dichiarato: “Interpretare questo personaggio mi ha fatto rendere conto che la dipendenza non conosce confini e può davvero colpire chiunque”.
Dopo numerosi tentativi falliti, Nic accetta finalmente di intraprendere un percorso di riabilitazione. Il film, pur con alcune licenze artistiche, rimane fedele alla vera storia dei Sheff, evidenziando l’importanza dell’amore familiare nel processo di guarigione.Steve Carell, che interpreta David Sheff, ha commentato: “Questa storia dimostra come l’amore di un genitore possa essere una forza incredibilmente potente, anche di fronte alle sfide più difficili”.Il regista Felix van Groeningen ha sottolineato l’importanza di raccontare questa storia: “Erano pieni di dettagli interessanti. Forse perché sia David che Nic amano il cinema, e quando scrivono, descrivono immagini e situazioni in modo cinematografico, come la scena in cui fanno surf. Improvvisamente è buio, c’è la nebbia e David perde di vista suo figlio.
Questa è una metafora incredibile di tutto il film. La storia assomiglia a un mito, è universale, e pensavo valesse la pena dedicarle tre o quattro anni della mia vita”.Oggi, Nic Sheff è sobrio da diversi anni e ha intrapreso una carriera come scrittore. Nel 2019, David Sheff ha fondato il Beautiful Boy Fund, un’organizzazione benefica dedicata a rendere accessibili le cure per i disturbi da uso di sostanze. “Beautiful Boy” si distingue per il suo approccio realistico e toccante a un tema delicato come la tossicodipendenza giovanile, offrendo uno sguardo intimo sulla resilienza familiare di fronte a una crisi devastante.
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