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Ragazzo di 14 anni accoltella il padre durante una lite in auto vicino a Pordenone: l’uomo in gravi condizioni

Un grave episodio di violenza familiare ha sconvolto la comunità di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, nella serata di ieri. Un ragazzo di 14 anni ha accoltellato il padre durante un violento litigio all’interno dell’auto dell’uomo. Il motivo del gesto, al momento, rimane sconosciuto, ma le dinamiche dell’accaduto hanno scatenato un immediato intervento da parte delle autorità.

Secondo le prime ricostruzioni, il diverbio tra padre e figlio sarebbe degenerato improvvisamente, portando il giovane a impugnare un coltello e a colpire il genitore con tre fendenti alla schiena. Dopo l’aggressione, l’adolescente è sceso dall’auto ed è fuggito a piedi, lasciando il padre ferito. L’uomo, sebbene in gravi condizioni, è riuscito a uscire dal veicolo e a chiedere aiuto, gridando: “Mi ha accoltellato, mi ha accoltellato”. Alcuni residenti della frazione di Prodolone sono accorsi in suo aiuto, allertando immediatamente i soccorsi.

Sul posto sono arrivati rapidamente i sanitari del Pronto Soccorso di San Vito al Tagliamento, che hanno stabilizzato il ferito e lo hanno trasportato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale locale. Nonostante la prognosi riservata, i medici hanno confermato che l’uomo non è in pericolo di vita.

Nel frattempo, i carabinieri, già impegnati in un giro di perlustrazione serale per contrastare i furti nella zona, hanno avviato una ricerca per rintracciare il ragazzo. Il 14enne è stato individuato e fermato alcune ore dopo l’aggressione. Il caso è ora sotto la supervisione della Procura dei Minorenni di Trieste, che dovrà stabilire le circostanze e le motivazioni alla base di questo gesto estremo.

Un contesto familiare complesso

Dalle informazioni raccolte, emerge un quadro familiare complicato. I genitori del ragazzo si erano separati tempo fa, e il padre si era in seguito ricostruito una nuova famiglia. Sebbene non siano ancora stati chiariti i motivi della lite, il difficile equilibrio familiare potrebbe aver contribuito a un’escalation di tensioni tra padre e figlio.

L’episodio si è verificato intorno alle 18:30, quando nella sala operativa della Sores di Palmanova è giunta una richiesta di intervento per un uomo ferito a coltellate. Le sirene dei mezzi di soccorso hanno rotto il silenzio serale nella tranquilla frazione di Prodolone, gettando la comunità nello sgomento.

Le parole dei vicini

Alcuni abitanti della zona, che hanno assistito alla scena o che sono intervenuti per prestare aiuto, hanno raccontato di aver sentito le urla dell’uomo che chiedeva aiuto. Uno dei soccorritori ha dichiarato: “Non riuscivamo a credere che un ragazzo così giovane potesse aver fatto una cosa del genere. Era sconvolgente.” Il giovane, spaventato e probabilmente incapace di elaborare il proprio gesto, si era già allontanato a piedi prima dell’arrivo dei carabinieri.

Le indagini in corso

Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire con precisione l’accaduto. Il coltello utilizzato nell’aggressione è stato recuperato all’interno dell’auto e sarà sottoposto ad analisi. Gli inquirenti stanno inoltre ascoltando testimoni e familiari per comprendere se vi fossero segnali di tensioni pregresse tra il padre e il figlio o eventuali episodi di conflitto che possano aver preceduto l’aggressione.

La Procura dei Minorenni di Trieste valuterà quali provvedimenti adottare nei confronti del ragazzo, tenendo conto della sua età e del contesto familiare. Per il momento, il giovane si trova sotto custodia e viene seguito da assistenti sociali e psicologi.

Comunità sotto shock

L’episodio ha scosso profondamente la comunità di San Vito al Tagliamento, nota per la sua tranquillità. Molti residenti si interrogano su come un evento così tragico possa essere avvenuto in una realtà apparentemente serena. “Non si può credere che un ragazzo così giovane possa arrivare a fare una cosa simile al proprio padre,” ha commentato un abitante della zona.

Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, il caso evidenzia ancora una volta l’importanza di prestare attenzione ai segnali di disagio nei giovani e di offrire loro il supporto necessario per affrontare eventuali situazioni di conflitto o difficoltà emotiva.

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