Durante le indagini sull’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023, gli investigatori hanno scoperto nel telefono di Filippo Turetta numerosi file in cui il giovane annotava dettagliatamente le routine quotidiane della vittima. Questi documenti, resi pubblici per la prima volta dalla trasmissione “Quarto Grado” su Rete 4, evidenziano un comportamento ossessivo da parte di Turetta nei confronti di Giulia.
Attualmente detenuto nel carcere di Montorio a Verona, Filippo Turetta è imputato nel processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin con accuse che includono omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere. Le note trovate sul suo dispositivo rivelano come Turetta monitorasse ogni aspetto della vita di Giulia, registrando persino la durata delle sue docce, i saluti rivolti ad altre persone e le pause per la merenda.
Le annotazioni coprono un periodo di tre mesi e quattro giorni, dal 31 luglio 2023, data in cui Giulia ha interrotto la relazione, fino al 4 novembre, una settimana prima del tragico evento. In totale, si tratta di 74 pagine di un diario digitale in cui Turetta utilizzava simboli specifici per distinguere le attività: una casa per le proprie azioni e un orsetto per quelle di Giulia.
Il 31 luglio, Turetta scriveva: “Mi ha lasciato così, senza motivo, non vuole neanche provarci”. Nelle sue note, riportava le attività di Giulia in prima persona, come se fosse lei a scrivere, indicando una sorveglianza costante e dettagliata. Nonostante la fine della relazione, Turetta continuava a monitorare ogni movimento di Giulia.
A partire dal 30 settembre, le annotazioni di Turetta diventano meno frequenti, suggerendo una difficoltà crescente nel controllare le azioni di Giulia. In quel periodo, Giulia aveva iniziato a studiare disegno a Reggio Emilia, mentre il 16 ottobre Turetta cronometra e prende appunti sugli orari dei treni per il ritorno di Giulia in Veneto. L’ultima annotazione risale al 4 novembre, pochi giorni prima dell’omicidio.
Successivamente, il 7 novembre, Turetta ha redatto un’altra lista, questa volta finalizzata alla preparazione del delitto. Nel memoriale consegnato alla Corte d’Assise di Venezia, Turetta ha spiegato il contenuto e le motivazioni di queste annotazioni, fornendo ulteriori dettagli sul suo stato mentale e sulle sue intenzioni nei giorni precedenti all’omicidio.
Queste rivelazioni gettano nuova luce sulla dinamica della relazione tra Filippo Turetta e Giulia Cecchettin, evidenziando un comportamento di controllo ossessivo da parte dell’imputato, che ha preceduto il tragico epilogo dell’11 novembre 2023.
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