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La figlia di Elon Musk, Vivian Jenna, torna ad accusare il padre: “Sei un maniaco del controllo”

Vivian Jenna, figlia di Elon Musk, ha rotto ogni legame con il padre, criticandolo apertamente e attribuendogli un controllo ossessivo, mentre Musk accusa il “virus woke” di aver danneggiato il loro rapporto.

Elon Musk: 11 figli e un rapporto complesso con Vivian Jenna

Elon Musk ha una famiglia numerosa con undici figli, sei dei quali avuti con la scrittrice canadese Justine Wilson, sua prima moglie. Il loro primogenito è morto prematuramente a dieci settimane per una morte in culla, lasciando come figli più grandi Vivian Jenna e il suo fratello gemello, nati nel 2004. Vivian, negli ultimi anni, ha preso le distanze dal padre, tagliando i rapporti al punto di cambiare il proprio cognome, preferendo quello della madre.

Una frattura che ha destato molta attenzione, soprattutto per la dichiarazione di Elon Musk secondo cui il “virus woke” sarebbe la causa di questa separazione. Musk ha più volte sostenuto che tale “ideologia” abbia avuto un ruolo fondamentale nella rottura con la figlia, menzionandolo anche nella sua ultima biografia, dove commenta: “Odia i ricchi, non mi ha mai parlato della sua transizione”.

Vivian Jenna e le critiche alla politica americana

Dopo la recente vittoria elettorale di Donald Trump, che ha rilanciato Elon Musk come potenziale figura influente alla Casa Bianca, Vivian Jenna ha espresso un forte disappunto. Sul social network Threads, associato a Instagram e lanciato da Mark Zuckerberg, la giovane ha spiegato: “Ci pensavo da un po’, ma ieri ho avuto la conferma. Non vedo il mio futuro negli Stati Uniti. Anche se lui restasse in carica solo per 4 anni, anche se le leggi anti-trans non arrivassero, le persone che hanno votato non se ne andranno da nessuna parte tanto presto”.

Le sue parole mettono in luce una profonda sfiducia verso il futuro sociale e politico degli Stati Uniti, specialmente per quanto riguarda i diritti delle persone transgender, categoria di cui fa parte.

La risposta di Elon Musk: “Il virus woke ha ucciso mio figlio”

Le affermazioni di Vivian Jenna hanno attirato l’attenzione di vari media, tra cui il New York Post, che ha riportato la storia sul social X. Elon Musk ha risposto direttamente al post, ribadendo la sua teoria: “Il virus woke ha ucciso mio figlio”.

Vivian non ha esitato a replicare, commentando in modo pungente: “Sei arrabbiato perché non hai più potere su qualcuno. Sei arrabbiato perché tutti quelli che ti circondano ti conoscono come un maniaco del controllo delirante e sudicio che non è maturato come persona per 38 anni”. Il suo commento evidenzia l’asprezza del conflitto con il padre e la volontà di opporsi alla visione che lui ha della sua vita.

Le dichiarazioni di Musk e il significato di “virus woke”

Questa non è la prima volta che Elon Musk descrive la frattura con Vivian attraverso la lente della sua avversione per il “virus woke”, espressione che utilizza per rappresentare ciò che percepisce come l’influenza di movimenti sociali progressisti. Musk ha espresso simili opinioni durante un’intervista nel luglio 2024 con il commentatore Jordan Peterson, in cui ha dichiarato: “Ho perso mio figlio, essenzialmente. È morto, ucciso dal virus woke”. Il magnate collega tali idee alla scelta della figlia di intraprendere una transizione di genere, un passaggio che secondo lui l’avrebbe allontanata sempre di più dalla sua famiglia e dalla sua identità originaria.

Questa posizione ha alimentato le polemiche, suscitando reazioni contrastanti anche tra i sostenitori e critici del fondatore di Tesla e SpaceX. La sua visione, rigida e controversa, trova risonanza in alcuni ambienti politici, mentre viene aspramente criticata da chi ritiene che sminuisca le esperienze individuali di chi, come Vivian Jenna, ha fatto scelte autonome riguardo alla propria identità.

La risposta di Vivian Jenna su Threads

Di fronte a tali dichiarazioni, Vivian Jenna ha reagito mantenendo una forte presenza su Threads. In alto sul suo profilo, come post fissato, si legge un commento ironico e tagliente: “I look pretty good for a dead bitch” (in italiano, “Non ho un brutto aspetto per essere una cagna morta”). Questo post sembra essere una risposta provocatoria alle affermazioni di Musk, sottolineando la sua volontà di esprimere un’identità autonoma e indipendente dalle definizioni imposte dal padre.

La scelta di Vivian di usare Threads anziché X per comunicare i suoi pensieri riflette un ulteriore elemento di distacco dal mondo di Elon, che ha acquisito X (ex Twitter) nel 2022, trasformandolo in un ambiente che molti utenti associavano proprio alla figura del miliardario.

Un rapporto compromesso e l’incertezza per il futuro

I dissapori tra Elon Musk e Vivian Jenna sembrano ormai irreparabili. La differenza tra i loro mondi non si limita alle loro scelte personali, ma riflette visioni del mondo opposte: da una parte un imprenditore che accusa l’ideologia woke di aver influenzato negativamente il percorso della figlia, dall’altra una giovane che, con coraggio, decide di allontanarsi dall’autorità paterna, costruendo una propria identità pubblica e privata.

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