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Come finisce La promessa dell’assassino: il finale e il significato del film di David Cronenberg

Questa sera Rai Movie propone La promessa dell’assassino, thriller di David Cronenberg, con Viggo Mortensen e Vincent Cassel. Scopriamo la trama e il finale.

La promessa dell’assassino, trasmesso stasera, giovedì 7 novembre 2024, su Rai Movie alle 21.10, porta la firma del celebre regista David Cronenberg. Questo film del 2007 ha ottenuto candidature prestigiose – agli Oscar, ai Golden Globes, ai BAFTA – e ha vinto il premio del pubblico al Festival di Toronto, dove venne presentato in anteprima mondiale. Con una trama che intreccia il mondo del crimine e il dramma umano, La promessa dell’assassino è un viaggio nella complessità delle relazioni e delle identità, con un finale ricco di implicazioni.

La trama: il viaggio di Anna Chitrova nella malavita russa a Londra

La storia si apre con Anna Chitrova, un’ostetrica russa che vive a Londra e che, durante un turno in ospedale, assiste al tragico decesso di una giovane madre di soli quattordici anni. La ragazza, rimasta senza nome, ha però con sé un diario scritto in russo, la cui traduzione diventa la chiave per svelare la sua storia. Tra le pagine, Anna trova anche un indizio: il biglietto di un ristorante russo, il Trans-Siberian, che la porta a investigare sulle origini della giovane e su un possibile futuro per la neonata rimasta orfana.

Quando Anna visita il ristorante, scopre che il suo proprietario, apparentemente affabile, è in realtà Semën, il capo di un’organizzazione criminale che opera nel traffico di esseri umani e prostituzione. Semën gestisce l’attività con suo figlio Kirill, una figura irrequieta e problematica che cerca di ottenere l’approvazione paterna attraverso azioni dimostrative, spesso aiutato dal fidato autista Nikolai Lužin, interpretato con intensità da Viggo Mortensen.

Man mano che Anna traduce il diario della giovane, emerge la tragica storia di Tatiana, una ragazza russa venuta in Inghilterra in cerca di una vita migliore dopo la perdita del padre. Londra, però, la accoglie in modo brutale: finisce nelle mani di Semën, il quale la costringe alla prostituzione e la violenta. La bambina a cui Tatiana ha dato alla luce prima di morire è proprio figlia di Semën, un segreto che lui e Kirill faranno di tutto per proteggere.

Nikolai: un personaggio ambiguo e centrale

Con l’avanzare della trama, Nikolai si rivela il vero protagonista del film. Inizialmente appare come un fedele esecutore degli ordini di Semën e Kirill, dimostrando lealtà alla famiglia criminale russa anche attraverso atti di violenza, come l’eliminazione di una gang rivale che aveva minacciato Kirill. Questa fedeltà permette a Nikolai di avanzare nella gerarchia criminale, arrivando a essere visto come il successore designato al comando dell’organizzazione mafiosa russa.

Ma la storia assume una piega inattesa quando Semën e Kirill, nel tentativo di mantenere segreto il loro legame con la neonata di Tatiana, decidono di sbarazzarsi di Anna, l’unica a conoscenza della vera vicenda della giovane vittima. Il piano, tuttavia, fallisce, portando all’arresto di Semën e alla promozione di Nikolai come capo della mafia russa. A questo punto, il film svela un colpo di scena inaspettato: Nikolai è in realtà un infiltrato delle autorità, un agente sotto copertura impegnato a sgretolare l’organizzazione dall’interno.

Il significato del finale: tra lealtà e redenzione

Le inquadrature finali del film propongono una riflessione profonda sul tema della famiglia e della criminalità. Anna, Nikolai e la figlia di Tatiana vengono mostrati insieme, in un’immagine che sembra suggerire un futuro alternativo, in cui la famiglia può rappresentare un rifugio contro la corruzione e la violenza della malavita. Questa contrapposizione tra affetti e criminalità è il cuore simbolico di La promessa dell’assassino, e l’immagine conclusiva dei tre personaggi riuniti sembra alludere a ciò che avrebbe potuto essere la vita di Nikolai se non avesse dovuto vivere immerso nel mondo del crimine.

Nel finale, Nikolai si trova a un bivio: la sua vita da infiltrato potrebbe aver portato all’arresto di Semën e all’indebolimento dell’organizzazione mafiosa, ma questo non elimina la complessità morale delle sue azioni e il peso di un passato che lo ha segnato profondamente. La sua vicinanza a Anna e alla bambina suggerisce un desiderio di redenzione, ma la sua nuova posizione di potere lascia aperta la questione se sia davvero possibile per lui sfuggire completamente al lato oscuro.

La promessa dell’assassino rimane una potente esplorazione delle conseguenze del crimine organizzato e delle dinamiche familiari disfunzionali. Il film mette in scena il dilemma morale di Nikolai, un uomo diviso tra la lealtà a un mondo che lo ha formato e il bisogno di proteggere innocenti come Anna e la bambina, forse nella speranza di riscattarsi.

Cronenberg e l’universo oscuro del crimine

La regia di David Cronenberg conferisce al film un’atmosfera cupa e coinvolgente, tipica del suo stile. Con uno sguardo preciso e chirurgico, Cronenberg ritrae la brutalità del crimine organizzato e il complesso intreccio di violenza e affetti che caratterizza i personaggi. La storia di Nikolai, interpretato in maniera magistrale da Viggo Mortensen, si sviluppa su vari livelli, mettendo in luce le ambiguità del protagonista e la sua lotta interiore. La performance di Mortensen è stata ampiamente lodata dalla critica, contribuendo a fare di La promessa dell’assassino un’opera di grande impatto.

Questa sera, Rai Movie offre quindi l’opportunità di riscoprire un thriller profondo e carico di tensione, una storia che spinge lo spettatore a interrogarsi sui confini della morale e sul valore della famiglia. La promessa dell’assassino è un film che non lascia indifferenti, proponendo una riflessione sui limiti tra bene e male e sulle scelte che possono segnare per sempre la vita di una persona.

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