Il film campione di incassi “Quo Vado?” di Checco Zalone, uscito nel 2016, racconta le avventure di un dipendente pubblico trasferito in vari luoghi d’Italia e all’estero.
Un fenomeno nazionale ai botteghini
Uscito nelle sale italiane nel 2016, il film Quo Vado?, diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone, ha ottenuto un enorme successo, tanto da diventare una delle pellicole con maggiori incassi nella storia del cinema italiano. Con oltre 65 milioni di euro al box office, si è assicurato il secondo posto nella classifica dei film più redditizi in Italia, superato solo da “Avatar”. Il film esplora con ironia alcuni dei tratti tipici della società italiana, come il desiderio di stabilità economica e l’attaccamento al “posto fisso”, elementi che hanno contribuito a far risuonare la storia presso il grande pubblico.
Checco Zalone interpreta un impiegato pubblico, disposto a tutto pur di mantenere il suo posto di lavoro, anche a costo di essere trasferito nelle più remote località. Grazie alla sua comicità spontanea e popolare, Zalone ha trasformato questa narrazione in un’opera amata non solo in Italia ma anche all’estero.
La trama, infatti, segue il protagonista nelle sue vicissitudini lavorative e personali, portandolo in diverse location suggestive e spesso poco note, scelte con cura dalla produzione per rappresentare l’Italia in tutta la sua varietà di paesaggi e atmosfere. Di seguito, un approfondimento su tutti i luoghi in cui sono state girate le scene principali di Quo Vado?.
Le location italiane: da Conversano alla Val di Susa
Conversano, in provincia di Bari, è il punto di partenza delle vicende del protagonista, che qui vive e lavora in una tranquilla cittadina pugliese. La produzione ha scelto questa località per le sue piazze e i suoi monumenti storici, come Piazza XX Settembre, il Castello di Conversano e Largo Cattedrale, che rappresentano simbolicamente il legame di Checco con la sua terra d’origine e la sua vita ordinaria.
Nelle vicinanze, anche Castello Marchione appare in alcune sequenze, con la sua architettura caratteristica che contribuisce a dare un volto pittoresco al contesto del film. Successivamente, la storia si sposta a Roma, dove il protagonista viene convocato presso il Ministero. Qui, le riprese si concentrano su alcune delle zone più panoramiche della città, come il Fontanone dell’Acqua Paola e il Gianicolo, scenari scelti per rappresentare le istituzioni pubbliche in cui Checco si scontra con la realtà della burocrazia.
Uno dei momenti più suggestivi del film si svolge poi in Piemonte, precisamente in Val di Susa. Qui, il protagonista viene mandato per svolgere il suo lavoro, e la produzione ha scelto come sfondo la spettacolare Sacra di San Michele, situata sul monte Pirchiriano. Questo monumento, con la sua posizione imponente e il suo valore storico, offre un’immagine maestosa e un po’ austera, che riflette il momento di difficoltà del protagonista nel doversi adattare a una realtà ben diversa dalla sua vita in Puglia.
Sardegna e le coste italiane
Dopo il Piemonte, la trama di Quo Vado? porta Checco in Sardegna, dove viene inviato per un ulteriore incarico. Qui, le riprese si sono svolte nei dintorni di Nuoro e nella località di Genoni, luoghi che, grazie al loro paesaggio naturale, fanno emergere il contrasto tra la natura selvaggia e la situazione sempre più complessa del protagonista.
Nel suo viaggio, Checco approda anche in altre località del Sud Italia, come la Calabria, dove viene mostrato il paesaggio affacciato sul mare, e persino sulle coste di Lampedusa, l’isola più a sud d’Italia, simbolo dell’estrema diversità dei luoghi in cui il protagonista viene mandato.
Oltre i confini italiani: Polo Nord e Norvegia
Il film sposta il suo raggio d’azione ben oltre i confini italiani quando, pur di non perdere il posto fisso, Checco accetta di essere trasferito in una base remota al Polo Nord. Queste scene sono state girate in una stazione italiana situata a Ny-Ålesund, una delle località più settentrionali del mondo, situata nell’arcipelago delle Svalbard. Questo passaggio rappresenta uno dei momenti più estremi delle avventure del protagonista e ha richiesto una trasferta di produzione impegnativa.
Per la Norvegia, invece, la città di Bergen ha ospitato alcune delle scene che mostrano Checco alle prese con un ambiente totalmente diverso e sfidante, molto lontano dalle sue abitudini pugliesi.
Altri luoghi iconici: dal Parco del Circeo all’Africa simulata
Nel film compare anche la compagna di Checco, Valeria, che lavora in un parco faunistico. Le scene ambientate in questo contesto sono state girate presso una riserva situata ad Aprilia, dove la natura viene rappresentata come una sfida e allo stesso tempo come un luogo dove la coppia sviluppa un legame affettivo.
Per le sequenze ambientate in Africa, la produzione ha deciso di utilizzare il Parco del Circeo, vicino a Roma. Qui, con un’accurata scenografia, è stato possibile ricreare l’ambiente naturale africano senza allontanarsi troppo dall’Italia. Questa scelta ha permesso di rappresentare in modo credibile i diversi paesaggi attraversati dal protagonista, utilizzando ambientazioni italiane.
Un successo televisivo e il ricordo dell’impatto sociale
Oggi, 6 novembre 2024, Quo Vado? continua a essere riproposto al pubblico italiano, testimoniando la sua perdurante popolarità. Il film viene trasmesso su Italia Uno alle ore 21:20, offrendo ai telespettatori la possibilità di rivivere le divertenti disavventure di Checco Zalone. La capacità del film di ironizzare sui problemi sociali e culturali dell’Italia ha consolidato il suo ruolo di specchio delle aspirazioni e dei paradossi della società italiana.
Come ha dichiarato Gennaro Nunziante, “Quo Vado? è un viaggio che ci fa ridere dei nostri difetti, ma allo stesso tempo ci fa riflettere su quanto siamo legati a certe sicurezze”.
Oltrepassa la censura dei social sotto regime. Seguici su Telegram: Basta un clic qui