Un approfondimento sul thriller Colombiana: da trauma infantile a spietata vendetta
Il thriller d’azione “Colombiana” del 2011, diretto da Olivier Megaton e prodotto dall’acclamato Luc Besson, narrando la drammatica storia di Cataleya Restrepo, portata in vita dall’abile interpretazione di Zoe Saldana. Il racconto inizia nella Bogotá del 1992, dove una giovane Cataleya, appena nove anni, è testimone dell’assassinio violento dei genitori per mano del boss mafioso Don Luis.
Scampata miracolosamente al massacro, Cataleya si rifugia negli Stati Uniti con un microchip che contiene dati di vitale importanza. Quindici anni più tardi, la ritroviamo trasformata in una spietata assassina, assetata di vendetta per la morte dei suoi cari. Usando l’identità fasulla di Jennifer, Cataleya vive una doppia esistenza, combinando la sua missione di vendetta con una relazione amorosa con Danny, un artista inconsapevole del suo oscuro passato. La trama si addensa ulteriormente quando l’FBI intensifica la caccia a Cataleya, minando la sua copertura e i suoi piani di ritorsione. La situazione si complica ulteriormente con il ritorno del suo passato: Marco, uno sgherro di Don Luis, rintraccia e uccide gli ultimi familiari della donna.
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Il culmine della vendetta: un’esplosione finale
Il climax del film esplode in un crescendo di tensione e dinamismo. Con la polizia federale alle calcagna, Cataleya decide di affrontare Don Luis e la sua organizzazione criminale con una strategia audace. Nella scena finale, tanto violenta quanto metaforica, Don Luis incontra la sua fine, sbranato dai suoi stessi cani, in una brutale giustizia poetica. Questo atto di vendetta sancisce l’epilogo della missione di Cataleya e conclude un ciclo iniziato con la tragica perdita dei suoi genitori.
Dopo aver portato a termine la sua vendetta, Cataleya si permette un ultimo frammento di intimità con Danny. In una telefonata di appena 30 secondi, forse un addio o forse una promessa di futuro, la protagonista chiude il capitolo di vendetta della sua vita.
Il film si chiude con un’immagine potente: Cataleya sale su un autobus, diretta verso un avvenire incerto ma finalmente liberata dal peso del passato. Questa scena consente al pubblico di fantasticare sul futuro che attende questa donna intricata e tormentata.
“Colombiana” si distingue tra i thriller d’azione grazie alla sua protagonista femminile forte e determinata, alle intense scene d’azione e a un finale che, pur chiudendo la trama principale, lascia aperte molteplici possibilità per il futuro della complessa figura di Cataleya.
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