Trama del film
Illinois, 1931. Michael “Mike” Sullivan è un amorevole marito e padre sposato con Annie. La coppia ha due figli, Michael Jr. e Peter. Tuttavia, dietro la facciata di una vita familiare normale, Mike lavora come gangster per il potente boss irlandese John Rooney. Una notte, Mike accompagna Connor Rooney, figlio di John, a una riunione con Finn McGovern. Finn, dopo la morte del fratello, è sospettato di aver sottratto denaro a Rooney.
Sebbene l’incontro fosse destinato a rimanere pacifico, la situazione degenera e Connor uccide Finn in un impeto di rabbia. Quello che Connor e Mike ignorano è che Michael Jr., nascosto nell’auto del padre, ha assistito all’omicidio. Il giovane Michael, sconvolto, scopre così la vera natura del lavoro del padre. Mike tenta di rassicurare Connor e Rooney, garantendo che suo figlio non parlerà, ma Connor, temendo comunque ripercussioni, decide di eliminare tutta la famiglia Sullivan.
Connor pianifica un’imboscata per uccidere Mike, ma questa fallisce. Tornato a casa, Mike trova sua moglie Annie e suo figlio Peter assassinati da Connor. Devastato dal dolore e dalla rabbia, Mike giura vendetta. Nonostante Rooney sia furibondo per l’eccesso del figlio, si vede costretto a proteggerlo. Mike decide quindi di dichiarare guerra aperta a Rooney, uccidendo uno dei suoi uomini, Jack Kelly, e fuggendo con Michael Jr.
La lotta per la sopravvivenza e la vendetta li porta a un viaggio pericoloso attraverso l’America, dove Mike cerca di proteggere suo figlio e vendicare la morte della sua famiglia.
Era mio padre: il finale (attenzione: spoiler) del film
Il viaggio di Mike e Michael li porta infine a una casa sul lago Michigan, a Perdition, una città immaginaria che rappresenta simbolicamente la loro ricerca di redenzione e pace. Tuttavia, la loro speranza di una vita tranquilla viene infranta dall’arrivo di Maguire, un assassino spietato e deturpato, deciso a porre fine alla loro fuga.
Maguire riesce a entrare furtivamente nella casa e spara a Mike, ferendolo gravemente. Seguendo il suo macabro rituale, Maguire prepara la sua macchina fotografica per immortalare il dolore di Mike. Ma in un ultimo atto di coraggio, Michael Jr. prende una pistola e punta verso Maguire, senza però riuscire a sparare. Maguire, nel tentativo di disarmare il ragazzo, si volta di spalle, permettendo a Mike di sparare con le sue ultime forze, uccidendolo.
Michael corre verso suo padre morente. Mike, pur ferito a morte, si dichiara fiero del fatto che Michael abbia mantenuto la sua innocenza, non tirando il grilletto. Con le sue ultime parole, Mike esprime il suo rammarico per tutto ciò che è successo e muore tra le braccia di suo figlio.
Il film si conclude con Michael Jr. che continua la sua vita nella fattoria di due contadini che avevano aiutato lui e suo padre durante la loro fuga. Crescerà ricordando quelle sei settimane trascorse con suo padre, durante le quali ha visto l’intero spettro della natura umana, dalla brutalità alla redenzione.
In replica
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Per un’esperienza ancora più immersiva, vi consigliamo di guardare Era mio padre in alta definizione, se disponibile. La fotografia del film, diretta magistralmente, e le performance di Tom Hanks e Paul Newman, rendono ogni scena un capolavoro visivo e emotivo.
Curiosità e approfondimenti
Era mio padre è un film del 2002 diretto da Sam Mendes, famoso per la sua capacità di creare atmosfere dense e coinvolgenti. Il cast vanta nomi di spicco come Tom Hanks, che interpreta il protagonista Mike Sullivan, e Paul Newman, nel suo ultimo ruolo cinematografico, che offre una performance straordinaria come il boss John Rooney.
Il film è basato sull’omonima graphic novel di Max Allan Collins e Richard Piers Rayner. La trasposizione cinematografica mantiene fedelmente l’ambientazione oscura e i temi profondi della graphic novel, esplorando il rapporto padre-figlio e i dilemmi morali della vendetta.
La colonna sonora, composta da Thomas Newman, aggiunge un ulteriore strato di emozione al film, accentuando i momenti di tensione e di intimità. La musica di Newman è celebre per la sua capacità di evocare sentimenti complessi con melodie delicate e arrangiamenti suggestivi.
Era mio padre ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Oscar per la miglior fotografia, grazie al lavoro eccezionale di Conrad L. Hall. La pellicola è stata lodata per la sua regia, la sceneggiatura e le interpretazioni, consolidando il suo status di classico moderno.
Nonostante il film sia ambientato durante la Grande Depressione, i temi trattati, come la perdita, la redenzione e la lotta per la giustizia, sono universali e ancora rilevanti oggi. Questo rende Era mio padre una visione imperdibile per gli amanti del cinema di qualità.
Con il suo mix di dramma, azione e profondità emotiva, Era mio padre è un film che lascia un segno indelebile, invitando gli spettatori a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sulla capacità di trovare la luce anche nei momenti più oscuri.
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