Il libro Il Vaso di Pandoro di Selvaggia Lucarelli ha conquistato un ampio consenso e la scrittrice, parlando ieri in un incontro con Fabio Salamida e l’esperto di crisi Alberto Mattia, ha condiviso il suo viaggio e le sue riflessioni sulla genesi del suo ultimo lavoro.
Selvaggia Lucarelli ha spiegato come il suo libro, nato da un’inchiesta sulla celebre coppia dei Ferragnez, di Chiara Ferragni e Fedez, abbia sollevato non poche polemiche. Lucarelli ha ricordato che per ben sette anni non c’è stata una narrativa alternativa a quella dominante intorno ai Ferragnez. Quando ha pubblicato la sua inchiesta nel dicembre 2022, credeva fermamente di avere per le mani una grande notizia. Lucarelli ha affermato:
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“Per sette anni i Ferragnez non hanno avuto una contro-narrazione. Quando è uscita la mia inchiesta sul Pandoro nel dicembre del 2022, ero convinta di avere in mano una grande notizia. Ho pensato: i miei colleghi giornalisti non possono far finta che non sia una notizia. E l’opinione pubblica un po’ si è mossa, sui social qualcuno ha mostrato indignazione. Ho proprio pensato ‘Forse sta partendo la prima ondata di indignazione’, ma dopo una settimana il tutto si è dissolto nel nulla perché sui giornali questa notizia era diventata: ‘Selvaggia Lucarelli attacca i Ferragnez’; / ‘Selvaggia Lucarelli ha nel mirino Chiara Ferragni’. Una personificazione becera, due donne contro che fanno pollaio”.
Selvaggia Lucarelli ha riconosciuto che ci sono stati momenti durante la stesura dell’inchiesta in cui ha pensato di abbandonare il progetto. Solo due settimane dopo la pubblicazione, ha visto come Chiara Ferragni, convocando un gruppo di giornalisti e annunciando di voler devolvere il cachet di Sanremo a un’associazione per le donne, è riuscita a ripulire la sua immagine pubblica, facendo dimenticare tutto il lavoro precedente di Lucarelli.
“Il 13 gennaio 2023, Chiara Ferragni convoca un parterre di giornalisti e comunica che devolverà tutto il cachet di Sanremo a un’associazione per le donne e lì diventa la benefattrice assoluta; tutto quello che avevo scritto il mese precedente è stato completamente dimenticato. Ha usato la beneficenza, il cachet di Sanremo, per ripulire la sua immagine da quel piccolo schizzo di fango che le era arrivato per la mia inchiesta. In quell’occasione ho proprio pensato ‘io mi arrendo’, era una continua e cessante cortigianeria della stampa e così dei followers. Sembrava un fortino inespugnabile. Lì un po’ mi sono arresa. Ma dentro di me continuavo a pensare ‘secondo me prima o poi crolla tutto’. Gli indizi ce ne erano tantissimi. Fino a due anni prima scrivere una critica contro i Ferragnez voleva dire beccarsi due settimane di sh1rtstorm interrotta, in quell’occasione, invece, qualcuno aveva iniziato ad aprire gli occhi”.
Durante l’incontro di un’ora e mezza, Selvaggia Lucarelli ha aggiunto:
“Chiara Ferragni ha vissuto nella sua bolla di consenso e coccole, c’è una disabitudine all’insuccesso e all’imperfezione”.
Questo libro, Il Vaso di Pandoro, rappresenta non solo un successo per Selvaggia Lucarelli, ma anche un’importante riflessione sulla narrativa mediatica e sulle dinamiche di potere all’interno del mondo dello spettacolo e dei social media. Appare chiaro come Lucarelli utilizzi il suo libro per smascherare alcune delle ipocrisie e delle manipolazioni che, secondo il suo punto di vista, pervadono questa sfera così influente nella società contemporanea.
In definitiva, il libro di Selvaggia Lucarelli “Il Vaso di Pandoro” offre uno sguardo critico e approfondito su temi attuali, e rappresenta un invito alla riflessione per il pubblico, sollevando questioni spesso ignorate dai media tradizionali. La combinazione di un’inchiesta ben documentata e una scrittura incisiva rendono quest’opera un punto di riferimento nel panorama italiano contemporaneo.
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