Un insegnante di Lissone, di sessant’anni, è stato condannato a tre anni e nove mesi di reclusione per atti sessuali con una minorenne. La studentessa, al tempo dei fatti, aveva sedici anni. Gli episodi si sono verificati nel 2019 presso un istituto tecnico del comune in provincia di Monza e Brianza.
Secondo quanto riportato, l’uomo avrebbe abusato della giovane, approfittando della sua posizione di insegnante e della fragilità della studentessa. Dopo una segnalazione alle autorità, è iniziato un processo che ha portato alla condanna dell’insegnante.
La giovane ha raccontato che ci sarebbero stati almeno due incontri intimi nei bagni privati dei docenti. Il docente ha negato di avere avuto “rapporti sessuali completi”, ma il racconto della vittima è stato ritenuto attendibile e coerente.
La sentenza di primo grado è stata emessa dal Tribunale di Monza. Oltre alla condanna a tre anni e nove mesi di reclusione, è stata stabilita una provvisionale esecutiva di diecimila euro e un risarcimento per danni fisici e morali che deve ancora essere definito.
Dopo la segnalazione alle autorità, l’insegnante è stato sospeso e successivamente licenziato prima ancora della conclusione del procedimento penale.
“La giovane si era confidata con alcune amiche e anche con un collaboratore scolastico. Un giorno sarebbe stata baciata dall’insegnante e quel momento sarebbe stato immortalato da alcuni compagni che avrebbero scattato una fotografia”, si legge nell’articolo.
Il processo ha portato alla luce anche il coinvolgimento di altri studenti, i quali avrebbero immortalato uno dei momenti degli abusi. “Quella immagine è poi finita sulla scrivania dei dirigenti scolastici”, si legge ancora nell’articolo.
Il docente ha negato le accuse, ma la giovane ha testimoniato in maniera attendibile. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.
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