L’artista si è aperto a Verissimo sulla tragica perdita della figlia Susanna, raccontando il dolore che lo accompagna e la scelta di non vederla nei suoi ultimi giorni di vita.
L’intervista a Verissimo: il dolore mai condiviso di Edoardo Vianello
Nel salotto televisivo di Silvia Toffanin, nella puntata di Verissimo del 9 novembre, Edoardo Vianello ha raccontato il grande dolore per la scomparsa della figlia Susanna, avvenuta nel 2020 a causa di un tumore ai polmoni. La figlia, nata dal matrimonio con la ex moglie Wilma Goich, è morta all’età di 49 anni, lasciando un vuoto profondo nella vita del padre. Davanti alla commozione della conduttrice e del pubblico, l’artista ha spiegato quanto la perdita della figlia abbia segnato la sua vita, un dolore che ha sempre mantenuto privato e che ha scelto di non condividere, almeno fino ad oggi.
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“È stato un momento molto doloroso, nemmeno io so come sono riuscito a superarlo perché non l’ho mai voluto condividere con gli altri. Non credo che un dolore come questo possa essere capito,” ha dichiarato Vianello in un’intervista che ha toccato profondamente tutti i presenti. Il ricordo di quella tragedia personale, avvenuta poco prima dello scoppio della pandemia, è stato per lui un momento di profonda riflessione.
La scelta difficile: non vederla negli ultimi giorni
Tra le rivelazioni più intime e toccanti dell’intervista, Vianello ha parlato della sua decisione di non vedere la figlia negli ultimi giorni di vita. Un atto di distacco che l’artista ha motivato con la volontà di ricordarla sempre nella sua vitalità e nel suo spirito energico, una decisione che ha suscitato sentimenti contrastanti e che, nonostante il peso, non ha mai rimpianto.
“Mi sono tenuto dentro il dolore, mi sono disperato nel momento in cui mi hanno detto che non c’era più niente da fare,” ha confidato. Proseguendo, l’artista ha spiegato che “non ho voluto vederla gli ultimi giorni” per mantenere l’immagine della figlia forte e serena nella sua memoria: “Ce l’avevo un po’ con me perché pensavo di non aver donato una buona vita a mia figlia e ce l’avevo con mia figlia perché mi stava lasciando. Non sono riuscito a vederla gli ultimi giorni perché non ho voluto. Non sarei stato capace di gestire questo incontro.”
L’appoggio di Wilma Goich e del nipote Gianlorenzo
Vianello ha raccontato di aver affidato le ultime ore della figlia alle persone più vicine a lei, sentendosi sollevato e sicuro del sostegno di Wilma Goich e del nipote Gianlorenzo, con i quali Susanna ha condiviso gli ultimi momenti. “Sapevo che era ben protetta da Wilma e da mio nipote Gianlorenzo. Ho affidato a loro queste ultime ore. Non sono pentito,” ha dichiarato l’artista, evidenziando la serenità trovata in quella difficile scelta.
Un dolore privato che ha cambiato Edoardo Vianello
Nell’intervista, Vianello ha descritto come il lutto per la figlia Susanna abbia trasformato la sua vita e il suo modo di affrontare il dolore. L’artista ha preferito non condividere pubblicamente questo aspetto della sua vita, concentrandosi sul proprio lavoro e sulla sua carriera per cercare un equilibrio. La commozione di Silvia Toffanin e del pubblico in studio è stata palpabile mentre Vianello rievocava quei momenti difficili.
L’artista ha anche riconosciuto il valore del ricordo privato come strumento per mantenere viva la memoria di Susanna. Nonostante la sofferenza, Vianello continua a preservare un’immagine luminosa e determinata della figlia, consapevole che questo possa offrire conforto e forza per andare avanti.
L’intervista ha offerto uno sguardo inedito su un uomo profondamente segnato dalla perdita, che ha trovato, tuttavia, una forma di pace grazie alla decisione di vivere il proprio lutto in modo personale e privato, pur riconoscendo l’importanza delle persone vicine nei momenti di difficoltà.
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