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Oriella Dorella, la storia dei figli adottivi Moises e Marcos Gallavotti e dell’ex marito Eugenio Gallavotti

L’adozione dei fratelli Moises e Marcos

Moises e Marcos Gallavotti, originari di San Paolo, Brasile, sono stati adottati da Oriella Dorella e il marito di allora, Eugenio Gallavotti, a metà degli anni ’90. Sin dal principio, la coppia aveva deciso di aprire la propria famiglia attraverso l’adozione, come aveva raccontato la Dorella in una vecchia intervista con il magazine “Vita”: “Io e mio marito avevamo deciso fin da subito che avremmo adottato a prescindere dai figli naturali”.

La decisione di adottare è stata una scelta consapevole e voluta, ma non senza difficoltà. L’adozione internazionale porta con sé una serie di sfide legate ai traumi pregressi dei bambini. Oriella Dorella ha parlato apertamente delle difficoltà emotive legate all’adozione: “Dentro di me conservo la curiosità del dolore del loro passato. Cerco di comprendere le scorie di dolore che ancora traspaiono. Moises, il grande, ha conosciuto i suoi genitori e custodisce i suoi ricordi, mentre il piccolo, Marcos, ha dietro di sé un buco nero”.

La fine del matrimonio e il nuovo equilibrio familiare

Non molto tempo dopo l’arrivo di Moises e Marcos, il matrimonio tra Dorella e Gallavotti si è interrotto improvvisamente. La separazione ha costretto la ballerina a ricoprire un doppio ruolo all’interno della famiglia. “Ho fatto loro da mamma e da papà, tant’è che a volte mi sono sentita chiamare ‘mapa’, avendo un doppio ruolo,” ha confessato la Dorella durante un’intervista su Rai 1.

La ballerina ha spiegato che l’adozione era stata una scelta condivisa con il marito, ma che le difficoltà incontrate nella nuova vita di famiglia hanno contribuito alla crisi coniugale: “Era stata una scelta con il mio ex marito, visto che non arrivavano i figli. Abbiamo avuto tante difficoltà, e doveva essere un percorso in due, assieme. Le cose non sono andate così e nel giro di pochi giorni la vita è cambiata”. Dorella ha raccontato di come, proprio alla vigilia di Natale, la sua vita sia stata stravolta quando il marito ha preso la decisione di lasciarla, una scelta improvvisa e dolorosa: “Io mi sono ritrovata da sola con due ragazzini, una vigilia di Natale la nostra vita è completamente cambiata. Mio marito ha preso una decisione in pochissimo tempo: cosa gli è scattato? Questa è una bella domanda, forse il desiderio di cambiare vita”.

Dorella ricorda quel periodo come particolarmente impegnativo, una fase in cui era coinvolta in diversi progetti professionali, ma che stava anche cercando di consolidare la famiglia: “Mi sono sentita scissa”, ha dichiarato, riferendosi alla necessità di conciliare il lavoro e il nuovo ruolo di genitore single.

La crescita di Moises e Marcos Gallavotti

Oggi, Moises e Marcos Gallavotti sono adulti e hanno preso strade diverse, pur mantenendo un legame con entrambi i genitori. Moises, il maggiore, vive a Milano, dove lavora come dog sitter professionale e educatore cinofilo riconosciuto FCI (Federazione Cinologica Internazionale). Durante il primo lockdown, Moises si è distinto offrendo gratuitamente i suoi servizi di dog sitting per gli anziani di Milano, un gesto che ha sottolineato la sua attenzione e sensibilità verso la comunità locale.

Nonostante la separazione, i figli hanno mantenuto un rapporto con il padre Eugenio Gallavotti, che spesso condivide momenti di vita familiare sui social. In occasione del compleanno di Marcos nel 2019, Gallavotti ha pubblicato un post su Instagram in cui ha espresso tutto il suo affetto e orgoglio per il figlio: “Sei stato bravo bambino mio. Non riesco neanche a immaginare il dolore che hai combattuto e vinto”.

Oriella Dorella, dal canto suo, ha continuato a ricordare con affetto il momento in cui i due fratelli sono entrati nella sua vita, nonostante le difficoltà. In una vecchia intervista al Giornale della Danza, la ballerina ha condiviso l’emozione dell’adozione: “Io volevo fortemente un figlio, ma la vita in quel momento mi ha scombinato un po’ i programmi… Poi, anziché uno, sono arrivati due splendidi fratelli, che sono diventati la gioia della mia vita”.

La maternità adottiva: riflessioni di Oriella Dorella

Nel tempo, Oriella Dorella ha maturato una profonda consapevolezza riguardo alla complessità della maternità adottiva, soprattutto quando questa si intreccia con i traumi vissuti dai bambini prima dell’adozione. La ballerina ha spiegato come abbia imparato a interpretare i segnali di sofferenza dei figli e come questo le abbia permesso di avvicinarsi alle loro esperienze passate, pur senza conoscerle pienamente. Riconoscendo i segni di dolore nei figli, ha cercato di sostenerli nel loro percorso di crescita, senza forzare la mano sulla loro identità o sulle esperienze antecedenti l’adozione.

Questo percorso di genitorialità adottiva ha contribuito a consolidare il rapporto tra Dorella e i figli, che, pur essendo diventati adulti indipendenti, mantengono un forte legame con lei. La ballerina ha spesso sottolineato l’importanza di accogliere i figli con amore e rispetto per le loro esperienze passate, senza imporre aspettative o preconcetti. Questo, ha rivelato, è stato uno dei segreti per riuscire a costruire una relazione familiare basata sulla fiducia e sulla comprensione reciproca, pur in una situazione familiare non convenzionale.

Il percorso professionale e umano di Moises e Marcos

Oltre all’aspetto umano, i figli adottivi di Oriella Dorella hanno costruito una vita in Italia, dove hanno trovato una loro stabilità professionale e personale. Moises, in particolare, ha trovato nella cura degli animali una professione che gli permette di esprimere le sue capacità empatiche e di dedicarsi agli altri, come dimostrato durante la pandemia. Marcos, seppure meno presente sui social e nella vita pubblica, mantiene il contatto con il padre e la madre e, come il fratello, porta avanti il proprio percorso personale con discrezione.

L’esperienza di adozione di Oriella Dorella e Eugenio Gallavotti si conferma una storia di coraggio, adattamento e amore incondizionato, che ha permesso ai due figli adottivi di crescere e integrarsi in un nuovo Paese pur mantenendo la loro identità e affrontando le difficoltà del passato.

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