Art il Clown, protagonista della saga horror “Terrifier”, è ormai considerato una delle più inquietanti icone dell’horror moderno. Ma cosa si cela dietro il suo volto macabro? Esploriamo il personaggio, tra poteri soprannaturali e teorie sulla sua vera identità.
L’origine del personaggio
Art il Clown è interpretato da David Howard Thornton e debutta nella saga Terrifier, diventando subito uno dei volti più iconici del cinema horror contemporaneo. Con il suo costume da pagliaccio, il trucco spettrale e un macabro sorriso fisso, Art incarna una presenza che, pur non parlando mai, riesce a trasmettere puro terrore. Ciò che lo rende inquietante è il contrasto tra l’aspetto da clown e i suoi metodi brutali, in cui utilizza strumenti comuni come coltelli, martelli e seghe, trasformandoli in armi di tortura.
In apparenza, Art sembra un essere umano che si traveste da pagliaccio: infatti, il costume e il trucco non sono parte della sua pelle, ma applicati come nei normali costumi. Inoltre, reagisce al dolore fisico, come dimostrato dalle ferite che subisce e dalle cadute causate dai colpi delle sue vittime. Tuttavia, il clown ha dimostrato di possedere abilità soprannaturali che lo rendono ben più di un semplice serial killer.
Art il Clown: poteri e abilità sovrannaturali
Sebbene la maggior parte delle sue azioni sembri umana, Art dimostra poteri che vanno oltre la natura mortale. Alla fine del primo Terrifier, braccato dai poliziotti, si spara in bocca per evitare la cattura. Ma il suo corpo, portato all’obitorio, torna improvvisamente in vita, e Art uccide il medico che lo sta esaminando. Questo evento rivela che il clown ha una resistenza soprannaturale alla morte.
Nel secondo capitolo della saga, Art mostra un ulteriore lato oscuro della sua natura. All’inizio del film, si vede strappare un occhio a un paramedico e utilizzarlo per rimpiazzare il proprio, danneggiato. Art appare quindi come un parassita capace di assorbire l’energia vitale delle sue vittime per rigenerarsi, un’abilità che lo rende potenzialmente immortale.
Oltre alla sua resistenza fisica, Art esercita anche un’influenza psicologica sulle sue vittime. Victoria, sfigurata dal clown nel primo film, sembra diventare sua “servitrice” dopo l’incontro, come se l’interazione con Art l’avesse trasformata in una sorta di burattino. Inoltre, il clown appare nei sogni della protagonista del secondo film, Sienna, prima di incontrarla realmente, suggerendo una connessione psichica con le sue vittime. Questa capacità di entrare nelle menti altrui contribuisce a renderlo ancora più spaventoso.
La vera identità di Art il Clown: teorie e speculazioni
Nonostante le abilità soprannaturali, la reale identità di Art rimane avvolta nel mistero. Nei film non viene mai chiarito se sia nato umano o se sia sempre stato un’entità malvagia. Le teorie principali tra i fan sono due:
- Un’entità malvagia di origine mitologica: alcuni credono che Art non sia mai stato umano, ma un essere demoniaco creato per seminare caos e morte. Secondo questa teoria, il clown si nutrirebbe della sofferenza delle sue vittime per accrescere il proprio potere, trasformando le anime catturate in strumenti per perpetuare il male. Questa interpretazione giustificherebbe anche il ruolo di Victoria come servitrice di Art, poiché la donna potrebbe essere stata corrotta dalla sua follia.
- Un serial killer che ha fatto un patto con forze oscure: un’altra teoria suggerisce che Art fosse originariamente umano e che, forse vicino alla morte, abbia stretto un patto con entità maligne per ottenere l’immortalità. In questa visione, Art potrebbe essere stato una persona comune, corrotta da un potere soprannaturale che lo ha trasformato nel clown spietato che conosciamo. Questo elemento spiegherebbe anche la sua personalità sadica e i gesti apparentemente umani, come se in lui esistesse ancora una traccia di consapevolezza umana.
Art il Clown e la presenza demoniaca di “Terrifier 3”
Nel terzo capitolo della saga, vengono introdotti nuovi dettagli che potrebbero fornire qualche indizio sulla natura di Art. In Terrifier 3, si rivela che il clown è accompagnato da una presenza demoniaca che si nutre delle vittime uccise. Questo demone sembra prediligere alcune vittime speciali per trasformarle in “gusci” attraverso cui operare. Proprio per questo, Victoria diventa una killer sotto l’influenza della creatura, continuando l’opera di morte di Art.
Questa rivelazione ha spinto i fan a domandarsi se il clown sia davvero un individuo con una personalità autonoma o se sia semplicemente un involucro per il demone. Nelle scene in cui il corpo di Victoria parla con una voce diversa dalla sua, l’entità fa riferimento alle azioni di Art in prima persona, come se tra lei e il clown ci fosse una connessione profonda. È quindi possibile che Art stesso sia una vittima del demone, diventata suo “guscio” per prolungare il ciclo di omicidi e sofferenza.
Il futuro di Art il Clown: cosa aspettarsi da Terrifier 4
La saga di Terrifier continua a lasciare molte domande aperte sul passato e sulla natura del clown assassino. Con l’annunciato quarto capitolo, i fan sperano di vedere chiariti alcuni punti rimasti in sospeso. Chi era realmente Art prima di diventare un serial killer? È nato come essere umano o è sempre stato una manifestazione del male? E, soprattutto, quali sono le vere intenzioni del demone che sembra alimentarsi della sua violenza?
Se il passato di Art sarà esplorato in Terrifier 4, potremmo scoprire finalmente se il clown è nato dalla corruzione di un essere umano o se è sempre stato una creatura soprannaturale. Per il momento, però, Art il Clown rimane un personaggio enigmatico, temuto non solo per la brutalità dei suoi omicidi, ma anche per il suo legame oscuro con il mondo soprannaturale.
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