Il mondo montano è nuovamente segnato da un evento tragico che ha visto come protagonisti la sfortuna e un destino implacabile. Jonathan, un uomo di 54 anni, ha tragicamente perso la vita sotto gli occhi dei suoi amici, compiendo una caduta di 100 metri. Nonostante i tentativi di soccorso, non è stato possibile sottrarlo alla morsa della morte. La sua vita si è conclusa all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e nella comunità legata al mondo sportivo e della montagna. Il suo corpo senza vita è stato trasferito all’ospedale di Sondrio, dove riposa in attesa di ulteriori disposizioni.
Le cronache riportano un evento drammatico che ha visto Jonathan precipitare per 100 metri durante un’escursione in compagnia di tre amici. Questi ultimi, testimoni involontari dell’incidente, sono rimasti impotenti di fronte alla scena, incapaci di prestare aiuto al loro compagno. I membri del soccorso alpino della guardia di finanza, insieme ai rappresentanti della procura di Sondrio, sono prontamente intervenuti sul luogo, segnando il triste epilogo di questa vicenda.
Nel cuore del magnifico massiccio montuoso dell’Ortles Cevedale, in Alta Valtellina, si è consumato il tragico destino di Jonathan Giubilato, che ha trovato la morte in un inaspettato incidente. La mattina di lunedì 12 agosto rimarrà impressa nella memoria di coloro che lo conoscevano, come il giorno in cui ha compiuto la sua ultima discesa. Jonathan, 54enne e dipendente di un’azienda di successo specializzata nella trasformazione di materiali, ha concluso prematuramente il suo viaggio terreno a 3.630 metri di altitudine.
Jonathan non era solo un appassionato escursionista, ma anche il padre dell’acclamato calciatore Lorenzo Giubilato, di 23 anni, il quale ha proseguito la passione per lo sport nelle competizioni di Serie C con l’Alessandria nella stagione 2023-2024. La sua prematura scomparsa ha lasciato nell’ombra non solo la moglie, ma anche un figlio che cercava nel calcio la realizzazione dei propri sogni. Originario del Piemonte, Jonathan ha visto terminare il proprio percorso terreno a Punta Linke, in Lombardia, dove i tentativi di soccorso, compreso l’intervento dell’elisoccorso e dei carabinieri di Tirano, si sono rivelati vani. Gli amici che lo accompagnavano nel suo ultimo viaggio sono uscito indenni dall’evento, portando con sé il peso del dolore e della perdita.
Pochi momenti prima di questa tragedia, un altro escursionista di 56 anni ha trovato la morte sul Gran Sasso, dimostrando ancora una volta quanto la passione per la montagna possa trasformarsi in tragedia. Quest’uomo, originario di Pescara, è caduto tragicamente mentre si avventurava lungo un sentiero che conduce a Pizzo Cefalone, sottolineando con il suo sacrificio la pericolosità di questi splendidi ma insidiosi panorami naturali.
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