​​

Recensione di L’amore secondo Kafka, con Sabin Tambrea come protagonista

“L’amore secondo Kafka” esplora l’ultimo anno di vita dello scrittore Franz Kafka e il suo amore per Dora Diamant. Il film, diretto da Judith Kaufmann e Georg Maas, offre uno sguardo intimo sulla vita del celebre autore.

“L’amore secondo Kafka”, diretto da Judith Kaufmann e Georg Maas, è approdato nelle sale cinematografiche italiane il 31 ottobre 2024, distribuito da Wanted Cinema. Il film, che in Germania ha debuttato il 14 marzo con il titolo originale “Die Herrlichkeit des Lebens”, racconta gli ultimi mesi di vita del celebre scrittore Franz Kafka e il suo rapporto con Dora Diamant.

La storia di un amore inaspettato

 

Ambientato nel 1923, il film narra l’incontro tra il quarantenne Kafka, già affetto da tubercolosi, e la giovane Dora Diamant sulla costa del Mar Baltico. Nonostante la malattia e l’opposizione della famiglia, Kafka decide di trasferirsi a Berlino con Dora, vivendo con lei l’ultimo anno della sua vita. Il regista Georg Maas ha commentato: “Volevamo raccontare una storia d’amore che sfidasse le convenzioni del tempo, mostrando come l’amore possa fiorire anche nelle circostanze più improbabili”.

Sabin Tambrea nei panni di Franz Kafka

L’attore Sabin Tambrea interpreta Franz Kafka, offrendo una performance che cattura la complessità dello scrittore. In un’intervista, Tambrea ha dichiarato: “Interpretare Kafka è stata una sfida enorme. Ho cercato di cogliere non solo il suo genio letterario, ma anche la sua umanità e vulnerabilità”.

Il ritratto di una relazione anticonvenzionale

Il film si concentra sul periodo berlinese della coppia, evidenziando come la loro relazione sfidasse le norme sociali dell’epoca. La sceneggiatura, basata sul romanzo “The Glory of Life” di Michael Kumpfmüller, esplora temi come il conflitto generazionale e il moralismo del tempo.Henriette Confurius, che interpreta Dora Diamant, ha aggiunto: “Dora era una donna straordinariamente coraggiosa per la sua epoca. Il suo amore per Kafka era incondizionato, nonostante le difficoltà”.

La malattia come sfondo della narrazione

La tubercolosi di Kafka funge da costante promemoria della fragilità della vita, aggiungendo urgenza e profondità alla storia d’amore. Il film non si sottrae dal mostrare il deterioramento fisico dello scrittore, culminando nel suo ricovero in un sanatorio austriaco.

La fotografia di Judith Kaufmann

Judith Kaufmann, oltre a co-dirigere il film, si è occupata anche della fotografia. Il suo lavoro contribuisce a creare un’atmosfera che riflette sia la malinconia che la vitalità della storia. In un’intervista, Kaufmann ha spiegato: “Volevo che la luce e i colori del film rispecchiassero l’evoluzione emotiva dei personaggi”.

Critica e accoglienza

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti. Alcuni critici hanno elogiato la sensibilità con cui è stato trattato il tema, mentre altri hanno notato una certa prevedibilità nella narrazione. Il critico cinematografico Marco Rossi ha scritto: “‘L’amore secondo Kafka’ offre uno sguardo intimo su un aspetto poco conosciuto della vita dello scrittore, ma a volte cade in cliché tipici del genere biografico”.

L’impatto culturale del film

“L’amore secondo Kafka” si inserisce in un più ampio contesto di commemorazione, uscendo nell’anno del centenario della morte dello scrittore. Il film contribuisce a rinnovare l’interesse per la figura di Kafka, presentandolo sotto una luce più umana e accessibile al grande pubblico.

“L’amore secondo Kafka” si propone come un’opera che bilancia elementi biografici e romantici, offrendo uno sguardo su un periodo cruciale della vita di uno dei più influenti scrittori del XX secolo. Nonostante alcune critiche sulla convenzionalità della narrazione, il film riesce a catturare l’essenza di un amore nato in circostanze straordinarie.La performance di Sabin Tambrea e Henriette Confurius, unita alla regia sensibile di Kaufmann e Maas, contribuisce a creare un ritratto toccante di Franz Kafka, mostrando un lato dell’autore raramente esplorato sul grande schermo. Il film, pur non adottando uno stile particolarmente sperimentale o “kafkiano”, riesce comunque a trasmettere l’importanza di vivere pienamente ogni momento, un messaggio che risuona ben oltre la specifica storia di Kafka e Diamant.

Oltrepassa la censura dei social sotto regime. Seguici su Telegram: Basta un clic qui

Lascia un commento