​​

Leonardo Del Vecchio, scoperti Trojan installati per monitorare la fidanzata: un caso sconvolgente

Leonardo Del Vecchio, figlio del fondatore dell’impero Luxottica, è finito nel mirino di un’inchiesta che getta ombre sul suo comportamento, rivelando un presunto tentativo di spionaggio nei confronti della sua compagna e familiari.

Nuove rivelazioni suggeriscono che non solo l’imprenditore avrebbe orchestrato attività di spionaggio ma che avrebbe anche preso di mira la fidanzata Jessica Ann Serfaty, inaugurando un contesto di tensione e sconvolgimento. Approfondiamo i dettagli di questa controversa vicenda.

Le accuse contro Leonardo Del Vecchio: spionaggio e false informazioni

Le indagini hanno svelato che Leonardo Maria Del Vecchio ha contattato un gruppo criminale con l’intento di ottenere informazioni sulla sua compagna Jessica Ann Serfaty, ma anche sul fratello Claudio. Queste azioni avrebbero incluso la creazione di report falsi per giustificare le cospicue spese legate all’inchiesta.

Jessica Michel Serfaty
Jessica Michel Serfaty

Tra le richieste formulate da Del Vecchio vi sarebbero state informazioni dettagliate riguardo le comunicazioni tra Jessica e un noto illusionista, apparentemente ottenute tramite metodi illeciti. Inoltre, a carico dell’imprenditore pesa un’accusa specifica di tentata installazione di un trojan per infiltrarsi nel cellulare della fidanzata nel mese di giugno 2023.

La Procura di Milano ha confermato la gravità della situazione, rivelando l’operato di un gruppo di tre intermediari implicati nella creazione di documenti ingannevoli volti a questa particolare operazione di spionaggio.

Le conseguenze di questa inchiesta potrebbero avere un impatto significativo sulla reputazione di Del Vecchio e sull’immagine della sua famiglia, nonché sul prestigioso marchio Luxottica, suscitando un forte interesse pubblico.

Nella difesa di Leonardo Del Vecchio, l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi ha prontamente contestato le accuse, sottolineando come il suo assistito dovrebbe essere considerato una vittima piuttosto che un colpevole. A suo avviso, le perquisizioni non hanno prodotto prove concrete e non vi sarebbero elementi sufficienti per confermare le accuse mosse contro di lui.

Resta da vedere come questa delicata inchiesta evolverà e quali ripercussioni legali e reputazionali affronterà l’erede di Luxottica e il suo entourage. Un’attenzione crescente si concentra sulla possibilità di ulteriori sviluppi in un caso che già scuote il panorama imprenditoriale italiano.

Oltrepassa la censura dei social sotto regime. Seguici su Telegram: Basta un clic qui

Lascia un commento