Christopher Lambert riflette su Highlander a 35 anni dall’uscita del film cult, ricordando aneddoti dal set e il suo rapporto con il personaggio di Connor MacLeod che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
A 35 anni dall’uscita nelle sale di Highlander – L’ultimo immortale, Christopher Lambert torna a parlare del film che lo ha consacrato come star internazionale. L’attore francese, che nel cult movie del 1986 interpretava l’immortale Connor MacLeod, ha ricordato in una recente intervista alcuni aneddoti dal set e riflettuto sul successo duraturo della pellicola. “Non avrei mai immaginato che Highlander sarebbe diventato un fenomeno così longevo”, ha dichiarato Lambert. “Ancora oggi incontro ragazzini di 12 anni che mi fermano per chiedermi del film. È riuscito a conquistare tre generazioni di spettatori”.
Come finisce Highlander – L’ultimo immortale: trama, cast e finale
Lambert ha ripercorso la trama del film, incentrata sulla figura di Connor MacLeod, guerriero scozzese che scopre di essere un immortale destinato a combattere contro altri come lui fino a che ne resterà soltanto uno. Nel cast spiccavano anche Sean Connery nei panni del mentore Ramirez e Clancy Brown come il temibile Kurgan.” Il finale con il duello all’ultimo sangue tra MacLeod e il Kurgan è ancora oggi una delle scene più emozionanti che abbia mai girato”, ha ricordato l’attore. “Come finisce Highlander – L’ultimo immortale: trama, cast e finale sono elementi che hanno contribuito a renderlo un cult senza tempo”.
Nonostante il grande successo, Lambert ha ammesso di aver avuto un rapporto altalenante con il personaggio di Connor MacLeod nel corso degli anni:” Odiare mai, ma dopo il quarto film sentivo che avevo chiuso con la saga. Sul set dei primi tre film facevo praticamente tutto io senza ricorrere alla controfigura per le scene d’azione; nel quarto film invece ho chiesto di essere sostituito per gli stunt. Questo perché non mi piaceva più girare le scene dei combattimenti con la spada”. L’attore ha spiegato di essere stato attratto inizialmente dal lato romantico dell’immortalità più che dall’azione: “Ho interpretato quel ruolo perché mi interessava esplorare il lato romantico dell’immortalità. L’azione non era una priorità, non lo è mai stata”.
Aneddoti dal set con Sean Connery
Lambert ha ricordato con affetto il rapporto sul set con Sean Connery, scomparso nel 2020, raccontando alcuni divertenti aneddoti:” Quando eravamo a Glen Coe, il produttore ha dovuto correre giù per la montagna con un tasca di spiccioli per chiamare lo studio da una cabina telefonica. Sull’aereo, Sean tirò fuori una bottiglia di scotch fatto in casa che gli aveva regalato un amico. ‘Andiamo, ragazzo’, disse, ‘dai un sorso’. Mi ha fatto esplodere il cervello”. L’attore francese ha rivelato di aver rivisto Connery qualche anno fa alle Bahamas: “Stavo cenando su una barca e improvvisamente guardando fuori da un oblò ho visto la faccia di Sean Connery su uno yacht. Non ci credevo. Ho chiesto al capitano della barca di avvertirlo. Lui mi ha risposto: ‘Sto cenando ma vieni a trovarmi sulla mia barca’. Ci siamo ritrovati e divertiti”.
Il futuro di Lambert tra cinema e relax
A 65 anni, Lambert non sembra intenzionato a ritirarsi dalle scene come ha fatto il collega Connery: “Non è ancora il momento. Chiedetemelo quando avrò 75 anni”. L’attore continua a selezionare con cura i progetti a cui partecipare: “A questo punto della mia carriera io non avrei più bisogno di lavorare, ma non voglio fermarmi. Quindi meglio scegliere film che mi piacciono e catturano il mio interesse”. Lambert ha concluso l’intervista ribadendo l’importanza di rimanere fedeli a se stessi nonostante il successo: “La cosa più importante quando si diventa famosi è rimanere sempre la persona che eri prima. Non fare finta di essere qualcun altro. Ho tenuto i piedi per terra. Cambiare per diventare qualcun altro vuol dire sprecare tempo. Meglio rimanere sé stessi”.
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