Joana Mascarenhas, un’influencer portoghese di 34 anni, ha sollevato un’ondata di indignazione sui social media dopo aver rivelato di aver punito la sua bambina immergendola in una vasca fredda piena di ghiaccio per fermare i suoi capricci. Questo atto di disciplina estrema ha attirato l’attenzione di molti, suscitando dibattiti sull’educazione dei figli e sulle modalità di punizione.
Un metodo di punizione controverso
In un video diventato virale nel 2023, Joana ha spiegato che l’immersione in acqua ghiacciata era un metodo altamente efficace per calmare la figlia, dichiarando: “È il modo più efficace per calmarla”. Questa dichiarazione ha scatenato una reazione immediata, con molti utenti dei social che hanno condannato la pratica, ritenendola un atto di violenza psicologica.
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In seguito a queste rivelazioni, il tribunale di Lisbona ha emesso una condanna sospesa di due anni e mezzo per violenza domestica contro di lei. Inoltre, la mulher dovrà risarcire la figlia di tre anni con 830 sterline (circa 1.000 euro) a causa dell’umiliazione inflitta dalla punizione. Durante il processo, un giudice ha sottolineato che, se tali azioni fossero state compiute tra adulti, sarebbero state considerate umilianti.
Non solo la bimba è stata immersa in acqua ghiacciata, ma anche in un bagno freddo mentre indossava il pigiama, un gesto che è stato etichettato come eccessivo. La giustificazione fornita da Joana per questa punizione è stata messa in discussione: “Sebbene possa aver fermato i capricci, il metodo utilizzato funzionava solo perché la bambina era spaventata”, ha affermato il giudice.
Durante il processo, l’avvocato di Joana ha giustificato le sue azioni come una “decisione infelice”, sostendendo che non avrebbe dovuto essere interpretata come un crimine, poiché non avrebbe causato danni fisici o psicologici evidenti alla piccola. Tuttavia, il giudice ha messo in guardia contro l’uso di metodi di disciplina che possono generare paura nei bambini.
In risposta all’ampia risonanza mediatica e all’indignazione generata dal video, Joana ha deciso di cancellare tutti i suoi profili social. Nonostante ciò, ha annunciato che presenterà appello contro la sentenza. Questa vicenda ha acceso un dibattito tra professionisti e genitori sull’appropriatezza delle tecniche disciplinari, evidenziando le linee sottili tra punizione e abuso nella genitorialità moderna.
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