Una tragica esperienza ha colpito Brooklyn McCasland, una giovane di 23 anni originaria del Texas. Dopo una giornata al mare con amici, la ragazza ha iniziato a soffrire di un intenso dolore all’occhio che, dopo settimane di diagnosi errate, le ha portato alla perdita della vista in un occhio. L’origine di questo dramma? Fare il bagno con le lenti a contatto. Questo caso mette in luce i pericoli associati all’uso di lenti durante attività acquatiche, un tema di crescente rilevanza nella salute oculistica.
Nuotare con le lenti a contatto può essere estremamente rischioso, aumentando il rischio di irritazioni e infezioni oculari, con possibili conseguenze gravi come la perdita della vista.
Il dramma di Brooklyn McCasland è iniziato subito dopo una gita al mare in Alabama. “Ho avvertito subito un dolore acuto all’occhio,” ha raccontato. Nonostante le visite regolari dall’oculista, il suo fastidio è rimasto senza spiegazioni chiare. “Mi è stato detto che poteva trattarsi di sabbia nell’occhio. Ma il dolore non accennava a diminuire, e la mia visione ha cominciato a offuscarsi,” ha aggiunto. Dopo consulti ripetuti e terapie poco efficaci, la situazione è peggiorata, portandola a una diagnosi tragica.
Finalmente, dopo un lungo percorso fra vari specialisti, ha ricevuto la diagnosi di cheratite da Acanthamoeba, una grave infezione corneale. “Colpisce una persona su un milione che indossa lenti a contatto. Se solo avessi capito che nuotare con le lenti a contatto poteva portare a tutto questo, non l’avrei mai fatto,” ha detto Brooklyn, rivelando il sottile ma pericoloso confine tra uso quotidiano e rischio.”
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Pericoli associati al Nuotare con lenti a contatto
L’uso di lenti a contatto è generalmente considerato sicuro, ma presenta rischi significativi. La cheratite da Acanthamoeba è una delle infezioni più pericolose e spesso trascurate. Nonostante la sua rarità, si registra un aumento di casi legati all’uso di lenti a contatto, specialmente in contesti umidi e durante le attività acquatiche.
- L’Acanthamoeba è un ameba presente nel suolo, nell’acqua dolce e in molte fonti acquatiche.
- È possibile esporre gli occhi all’ameba utilizzando acqua del rubinetto per pulire le lenti o anche solo nuotando.
- Brooklyn crede di aver contratto l’infezione facendo il bagno al mare.
“Le amebe della cheratite da Acanthamoeba si trovano quasi in ogni fonte d’acqua, dalle piscine alle docce,” ha aggiunto Brooklyn, sottolineando l’importanza di essere informati sui rischi. Il ritardo nella diagnosi ha avuto gravi conseguenze per la sua salute visiva, comportando un’ulcerazione della cornea che necessita di trattamenti prolungati.
Ad oggi, la ragazza sta seguendo una rigorosa terapia con colliri specializzati e affronta una lunga strada verso il recupero. “Mi sono stati prescritti colliri a base di clorexidina, con applicazione ogni 30 minuti per le prime 24 ore. I medici prevedono che sarà un processo di guarigione lento e lungo,” ha dichiarato.
A causa dell’infezione, Brooklyn ha già dovuto lasciare il suo lavoro come barista e potrebbe necessitare di un trapianto di cornea. Per affrontare i costi delle cure, un’amica ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe, cercando di sostenere la ragazza in questo difficile percorso di recupero.
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