Napoli è di nuovo teatro di una violenta aggressione ai danni di un conducente di autobus. Un uomo, presumibilmente in stato di ebbrezza, ha intimidito passeggeri e autista sulla linea 151, dalla stazione di Piazza Garibaldi a Fuorigrotta. Un intervento dei carabinieri ha portato all’arresto dell’aggressore dopo un’escalation di violenza in pieno giorno.
Il raid di violenza si è svolto nel quartiere Poggioreale, dove un conducente di autobus dell’AMN è stato aggredito da un uomo di 43 anni, originario di Casoria e già noto alle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è iniziata con comportamenti molesti nei confronti dei passeggeri, in particolare gli anziani, sul bus della linea 151.
I dettagli dell’aggressione sull’autobus
La situazione è degenerata quando il conducente, per fermare la condotta irruenta del 43enne, ha cercato di calmarlo. In risposta, l’aggressore ha iniziato a colpirlo ripetutamente con calci e pugni. I carabinieri, allertati dallo stesso autista pochi istanti prima, sono arrivati sul posto mentre la violenza era ancora in corso.
Testimoni presenti hanno descritto un’atmosfera di incredulità tra i passeggeri, che assistevano impotenti alla scena. “Non avevo mai visto una cosa del genere”, ha commentato uno di loro. “L’autista ha cercato di mantenere la calma, ma non c’era nulla da fare.” L’aggressione non si è fermata nemmeno davanti ai militari: il 43enne ha opposto resistenza, dando vita a una seconda colluttazione durante il tentativo di arresto.
- Identità dell’aggressore: 43 anni, di Casoria.
- Comportamento violento: calci e pugni contro il conducente dell’autobus.
- Intervento dei carabinieri: bloccato dopo una colluttazione.
Conseguenze e reazioni
Dopo intense difficoltà, i carabinieri sono riusciti a fermare l’uomo, che è stato successivamente trasportato all’Ospedale del Mare in stato di agitazione psicofisica, sebbene non fosse in pericolo di vita. Il conducente, un 37enne, ha subito traumi al gomito destro, per il quale gli è stata data una prognosi di 5 giorni. Anche i membri delle forze dell’ordine hanno riportato ferite minori, con prognosi variabili da 3 a 5 giorni.
Il 43enne dovrà rispondere di gravissime accuse, tra cui interruzione di pubblico servizio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio ha sollevato preoccupazioni tra i residenti e i pendolari, i quali chiedono maggiore sicurezza sui mezzi pubblici e interventi più efficaci contro la violenza in strada. “Queste aggressioni devono finire”, ha dichiarato un passeggero. “Dobbiamo sentirci al sicuro quando utilizziamo i mezzi pubblici.”
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente violenza che colpisce i conducenti di autobus e gli operatori di pubblica utilità, che spesso si trovano ad affrontare situazione di rischio senza il supporto necessario. Le autorità stanno considerando misure serrate per fornire protezione ai dipendenti del servizio pubblico e garantire la sicurezza dei passeggeri.
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