La recente tragedia avvenuta presso la fabbrica della Toyota Material Handling a Bologna ha messo in luce le preoccupazioni persistenti riguardo alle condizioni di sicurezza sul lavoro. Gli operai avevano già manifestato timori che le normative di sicurezza non fossero sempre rispettate.
Questo sentimento di apprensione era stato sottolineato da alcuni sindacati, che avevano programmato una protesta proprio per oggi. Gian Pietro Montanari, membro dell’assemblea Fiom e per anni delegato presso la Toyota di Bologna, ha dichiarato: “Stavamo per fare un altro sciopero per la sicurezza, domani (oggi, ndr), due ore in uscita. Certe volte si pensa che si produca non con attenzione nel rispetto delle procedure. Questa non è l’azienda peggiore del mondo, ma bisogna accertare se c’era manutenzione o no.” In passato, gli scioperi erano stati indetti anche per richiedere il collaudo di nuovi strumenti, e un incendio nel reparto verniciatura aveva ulteriormente alimentato le preoccupazioni.
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Gli operai temevano che la sicurezza all’interno della fabbrica non fosse adeguatamente garantita, nonostante Toyota Material Handling sia un leader mondiale nel settore della movimentazione merci, con un fatturato di 560 milioni di euro nel 2023. Questa “eccellenza” industriale aveva recentemente presentato un piano di investimenti significativo in Emilia Romagna, con oltre 300 nuove assunzioni e un investimento di 94 milioni di euro, di cui 28 destinati al sito bolognese.
Sciopero dei metalmeccanici proclamato per il 25 ottobre
In risposta all’incidente, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno indetto uno sciopero del settore metalmeccanico per l’intera giornata di venerdì 25 ottobre, esprimendo un forte messaggio: “Basta morti sul lavoro”. In una nota congiunta, i sindacati hanno affermato: “Per il nostro territorio si tratta dell’ennesima strage di quest’anno. Una strage, quella alla Toyota, che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. Agli organi ispettivi e alla magistratura spetterà fare luce su quanto accaduto.” Le organizzazioni sindacali hanno espresso il loro cordoglio alle famiglie delle vittime, sottolineando la necessità di fermare la “strage quotidiana” di lavoratori.
Il Sindacato generale di base-Sgb ha inoltre proclamato uno sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati dell’area metropolitana di Bologna, sempre per la giornata di venerdì.
Secondo l’USB, la sicurezza sul lavoro è un tema che non può più essere ignorato. L’organizzazione ha sottolineato che il governo deve assumersi la responsabilità e rispondere alla proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro. L’USB ha dichiarato: “Siamo stanchi che sul tema ci siano soltanto parole e nessun fatto e siamo pronti a proporre un election day nazionale per i rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza e una giornata di denuncia generalizzata delle condizioni di lavoro in tutte le aziende.”
La situazione attuale evidenzia la necessità di un impegno concreto e immediato per migliorare le condizioni di sicurezza nelle fabbriche e garantire che ogni lavoratore possa tornare a casa sano e salvo alla fine della giornata lavorativa.
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