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Com’è morto Sammy Basso, i suoi ultimi giorni

Sammy Basso, il giovane affetto da progeria che ha ispirato milioni di persone con la sua forza e determinazione, è scomparso all’età di 28 anni. La notizia della sua morte ha scosso profondamente l’Italia e il mondo intero, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo conosceva e lo ammirava.

Com’è morto Sammy Basso

Sammy Basso si è spento improvvisamente la sera del 5 ottobre 2024, mentre si trovava a cena presso la Villa Razzolini Loredan di Asolo. Il giovane, che era appena rientrato da un viaggio in Cina, ha avuto un malore improvviso durante il pasto. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, purtroppo non c’è stato nulla da fare. I dettagli precisi sulla causa del decesso non sono ancora stati resi noti, ma è probabile che sia legato alle complicazioni della progeria, la malattia rara di cui Sammy soffriva.

La vita straordinaria di Sammy Basso

Nato il 1° dicembre 1995 a Schio, Sammy Basso ha vissuto una vita breve ma intensa, caratterizzata da una costante lotta contro la progeria. Questa rara malattia genetica, nota anche come “sindrome dell’invecchiamento precoce”, gli fu diagnosticata quando aveva poco più di due anni. Da quel momento, Sammy e la sua famiglia hanno intrapreso un percorso di ricerca e sensibilizzazione che ha cambiato la vita di molte persone affette da questa patologia.

Nel 2005, all’età di soli 10 anni, Sammy Basso ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.). Questa organizzazione è diventata un punto di riferimento fondamentale per la ricerca sulla progeria e per il supporto alle famiglie colpite da questa malattia. Grazie al suo impegno instancabile, Sammy è riuscito a portare l’attenzione del pubblico e della comunità scientifica su questa rara condizione.

Nonostante le sfide imposte dalla sua malattia, Sammy Basso ha perseguito con determinazione i suoi obiettivi accademici. Nel 2018, si è laureato con il massimo dei voti in Scienze Naturali presso l’Università di Padova. La sua tesi di laurea era focalizzata sulle possibili terapie per rallentare il decorso della progeria, dimostrando il suo impegno nel contribuire attivamente alla ricerca sulla sua malattia.

Uno dei momenti più significativi della vita di Sammy Basso è stato il suo viaggio lungo la Route 66 negli Stati Uniti. Questa esperienza è stata documentata in un libro intitolato “Il viaggio di Sammy” e in una serie di episodi trasmessi sul canale Nat Geo People di Sky. Attraverso questo viaggio, Sammy ha dimostrato che la vita può essere vissuta pienamente nonostante le limitazioni imposte dalla malattia.

Sammy Basso è diventato un simbolo di resilienza e speranza per molte persone. Le sue numerose apparizioni televisive e le interviste hanno contribuito a sensibilizzare il pubblico sulla progeria e sulle sfide affrontate da chi ne è affetto. Il suo coraggio e la sua determinazione hanno ispirato molti a non arrendersi di fronte alle avversità.

Gli ultimi giorni di Sammy Basso

Nelle settimane precedenti alla sua scomparsa, Sammy Basso aveva realizzato uno dei suoi sogni, compiendo un viaggio in Cina. Era rientrato in Italia solo pochi giorni prima del tragico evento. Questo viaggio dimostra come, fino all’ultimo, Sammy abbia vissuto la sua vita al massimo, senza lasciare che la malattia gli impedisse di realizzare i suoi desideri.

Il lutto e il ricordo

La notizia della morte di Sammy Basso ha generato un’ondata di cordoglio in tutta Italia. L’Associazione Italiana Progeria ha condiviso un commovente messaggio sui social media: “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa”. Numerose personalità del mondo dello spettacolo, della politica e della scienza hanno espresso il loro dolore per la perdita di questa straordinaria figura.

L’eredità di Sammy Basso

Sebbene Sammy Basso ci abbia lasciati troppo presto, il suo impatto sulla ricerca sulla progeria e sulla sensibilizzazione riguardo alle malattie rare continuerà a vivere. Il suo coraggio, la sua determinazione e il suo sorriso contagioso rimarranno un’ispirazione per molti. La sua vita, seppur breve, è stata un esempio di come si possa affrontare anche la sfida più difficile con dignità e speranza.

La scomparsa di Sammy Basso rappresenta una perdita immensa per la comunità scientifica, per le persone affette da progeria e per tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Il suo spirito indomito e il suo impegno instancabile continueranno a ispirare la ricerca e la lotta contro le malattie rare, lasciando un’eredità che vivrà ben oltre i suoi 28 anni di vita.

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