I carabinieri di Viadana stanno cercando di capire ogni singolo dettaglio delle attività del diciassettenne dopo il delitto. Ecco cosa è stato riportato fino a questo momento.
Proseguono ininterrottamente le indagini sul delitto di Maria Campai, avvenuto a Viadana, in provincia di Mantova. Il 26 settembre, la donna di 42 anni è stata trovata senza vita dopo un incontro con un adolescente di 17 anni, con cui aveva un appuntamento. Secondo le autorità, i due avrebbero avuto una relazione sessuale a pagamento, ma poi il ragazzo l’avrebbe brutalmente uccisa e nascosto il cadavere nel giardino di una casa disabitata vicino alla sua abitazione. Dopo il crimine, il giovane, mantenendo un’apparente normalità, è andato in palestra, ha cenato con i genitori, e poi è tornato nel garage dove è avvenuto l’omicidio, trascorrendo il tempo su TikTok.
I carabinieri della Compagnia di Viadana e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Mantova stanno analizzando tutti i movimenti e le ricerche online del giovane. Prima dell’omicidio, infatti, aveva cercato frasi come “come si uccide a mani nude” e “come nascondere un cadavere”, dimostrando premeditazione e confermando parzialmente la sua affermazione: “Volevo scoprire cosa si prova”.
Le autorità stanno esaminando il comportamento del minore nei giorni successivi al delitto. Nonostante avesse nascosto il corpo per una settimana, il ragazzo è riuscito a mantenere una parvenza di normalità, forse per non destare sospetti oppure perché, per lui, era solo un giorno come un altro.
Il giorno dell’omicidio, il giovane ha seguito la sua routine quotidiana: si è recato in palestra per allenarsi, un’attività alla quale si è dedicato con grande determinazione. Sui social, aveva infatti espresso la sua frustrazione per essere stato magro tutta la vita, ma anche il senso di soddisfazione che aveva trovato nel mettersi in forma: “Essere magro per tutta la vita mi ha fatto pensare di farla finita. Non riuscivo a trovare una ragazza e perdevo fiducia in me stesso. Ma scoprire la palestra e iniziare a mettere su massa muscolare mi ha dato la motivazione per continuare. Sono andato in palestra per un anno e non mi pento di questo.”
Nonostante l’ossessione per il fisico e la palestra, anche dopo aver commesso l’atroce atto, il giovane ha seguito la sua routine senza interruzione. Dopo l’allenamento, è tornato a casa per cenare con i genitori e successivamente si è ritirato nel garage per passare il tempo sui social media come TikTok, comportandosi come se nulla fosse accaduto.
Le indagini proseguono per ricostruire le dinamiche di questo tragico evento e assicurare alla giustizia il colpevole di questo orribile crimine.
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