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Dove hanno girato Il Sol dell’Avvenire: le location, ecco tutti i luoghi del film

Il sol dell’avvenire: un’ode al cinema italiano e alla bellezza eterna di Roma, un’esperienza coinvolgente che unisce storia, arte e vita quotidiana.

Nanni Moretti, uno dei pilastri del cinema italiano, presenta con “Il sol dell’avvenire” un lavoro cinematografico che rappresenta un tributo alla settima arte e un’affermazione d’amore nei confronti di Roma. Questa pellicola, accolta con grande entusiasmo da parte di pubblico e critica, ci offre una visione straordinaria dell’Italia contemporanea, con una magistrale fusione di ironia e riflessione.

In questa quattordicesima impresa come regista, Moretti ci conduce attraverso le strade della Città Eterna, trasformando Roma in un vero e proprio protagonista della narrazione. Con il personaggio di Giovanni, che è anche il suo alter ego, il regista ci invita a un viaggio meta-cinematografico dove passato e presente si intrecciano, creando un affascinante gioco di realtà e finzione.

La Roma moderna fa da sfondo alle avventure di Giovanni, un regista in difficoltà, intento a realizzare un film ambientato nel lontano 1956. Le scenografie scelte da Moretti celebrano la magnificenza della capitale: si comincia da Castel Sant’Angelo, un’imponente struttura che si erge maestosa lungo il Tevere, per poi percorrere il lungotevere, dove in una delle scene salienti, alcuni imbianchini scrivono il titolo del film su un muro.

Il Ponte Giacomo Matteotti diventa la cornice di un’avvincente sequenza d’azione, mentre Piazza Mazzini fa da palcoscenico a una scena notturna in cui Giovanni sfreccia in monopattino insieme al suo produttore francese, un chiaro rimando al celebre viaggio in Vespa di “Caro Diario”. Il percorso esplorativo culmina al Ponte Pietro Nenni, dove si possono ammirare scenari mozzafiato dell’illuminata capitale.

Tuttavia, è sui Fori Imperiali che Moretti orchestra la conclusione: una parata straordinaria, in cui sfilano attori, personaggi delle sue opere passate, bandiere rosse e perfino elefanti, con il Colosseo che fa da sfondo maestoso. Il regista ha raccontato di quanto sia stato impegnativo girare questa scena, richiedendo ben tre riprese per includere tutti gli attori partecipanti.

Non mancano incursioni in vari quartieri della città eterna: dalla Garbatella all’ex deposito Atac di San Paolo, passando per l’ambasciata polacca nei pressi di via Monti Parioli. Moretti riesce a offrirci anche una visione della Roma degli anni ’50, meticolosamente ricreata negli studi di Cinecittà. In particolare, nel Quarticciolo è stata ricostruita una sezione sulla Pontina, rimarcando le caratteristiche palazzine ocra e la sezione del Partito Comunista Italiano.

“Il sol dell’avvenire” non è soltanto un film, ma un viaggio emozionale attraverso la storia del cinema e quella di Roma. Con la sua consueta abilità, Moretti riesce a trasformare ogni location in un palcoscenico intriso di significato, dove il passato e il presente si fondono in un racconto universale ricco di sentimenti e memorie.

Il cast di alto profilo, che include nomi illustri come Margherita Buy, Silvio Orlando e Mathieu Amalric, arricchisce questa sinfonia visiva che rende omaggio a Roma in tutte le sue sfaccettature. Ogni scena, ogni inquadratura, diventa un vero tributo alla Città Eterna, ai suoi contrasti e alla sua bellezza senza tempo.

In sintesi, “Il sol dell’avvenire” si conferma come un’opera cinematografica di straordinario valore, una lettera d’amore dedica a Roma e al paesaggio del cinema italiano. Un film che invita gli spettatori a perdersi tra le strade della capitale, a respirarne l’atmosfera unica, lasciandosi travolgere dalla magia del grande schermo. Un’esperienza che trascende il semplice intrattenimento, diventando un vero e proprio viaggio nell’anima di una città e di un’arte che continuano a conquistare il mondo con il loro fascino e la loro ricchezza storica.

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