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Come finisce Un bacio prima di morire: trama, cast e finale

Ira Levin, scrittore americano, ha esordito nel 1953 con il suo primo romanzo Giovani Senza Domani, un’opera che esplora le oscurità dell’animo umano attraverso un intrigante mix di mistero e thriller. La storia ruota attorno a un affascinante ragazzo che, mentre si innamora di una ragazza benestante, scopre che il suo vero obiettivo è il conto in banca della giovane. Quando Dorothy Kingship, una studentessa universitaria, scopre di essere incinta, il matrimonio sembra un’uscita ideale; ma il suo fidanzato ha in mente un piano ben più nefasto: l’omicidio.

Il Riconoscimento di Ira Levin

Ira Levin è conosciuto dal grande pubblico soprattutto per il suo celebre horror Rosemary’s Baby, pubblicato nel 1967. Tuttavia, il suo debutto è segnato dall’uscita di questo romanzo, che è stato acclamato come un capolavoro del thriller poliziesco, tanto da guadagnare il prestigioso Edgar Allan Poe Award. A soli 23 anni, Levin si è fatto notare nel panorama letterario e oggi il suo primo romanzo sta per essere nuovamente distribuito in una nuova traduzione dall’editore Sur, dopo essere stato pubblicato in Italia per la prima volta nel 1955 da Garzanti.

Trama di Giovani Senza Domani

La storia si svolge principalmente attorno al campus universitario di una piccola città, dove i personaggi, giovani e pieni di potenziale, affrontano le sfide della vita. Il protagonista, di cui non conosceremo il nome se non nella seconda parte della narrazione, è un affascinante giovane biondo dagli **occhi azzurri». Nonostante il suo aspetto attraente e il suo fascino, è, in realtà, una persona psicopatica, arrivista e narcisista. Fin dalla sua infanzia, ha compreso che il suo aspetto poteva aprirgli molte porte, ma allo stesso tempo lo ha reso un manipolatore esperto.

Il giovane ha un mirino ben preciso: le tre sorelle Kingship, figlie di un importante magnate del rame. Queste giovani donne sono cresciute nell’America degli anni ’50, intrappolate tra le aspettative familiari e il desiderio di indipendenza, ma non possono evitarne le trappole. Temi quali il sesso e la gravidanza fuori dal matrimonio rappresentano enormi tabù.

La primogenita, Dorothy, è una studentessa romantica che si innamora perdutamente del giovane, fino a rimanere incinta. Con il bambino in grembo e dovendo affrontare un padre dispotico, desidera prendere le distanze e costruire una nuova vita. Tuttavia, l’avidità del suo fidanzato lo spinge a considerare un piano più oscuro e letale.

Nonostante il malessere della sua amata, il ragazzo nasconde la sua rabbia, promettendo che tutto andrà per il meglio. “Lascia fare a me”, ripete con aria rassicurante, mentre in realtà calcola ogni mossa per rendere la situazione conveniente per sé stesso.

Quando l’idea di un piano perfido si fa strada nella sua mente, questo giovane manipolatore trascina Dorrie in una spirale senza ritorno. La sua astuzia lo porta a elaborare un piano per far sembrare la morte di Dorothy un suicidio, aggravando la tragedia della sua situazione.

La Critica al Mito del “Ragazzo d’Oro”

Ira Levin smonta il mito del “ragazzo d’oro” degli anni ’50, un simbolo di bellezza e successo. La figura del protagonista, interpretato nel film del 1956 da un giovane Robert Wagner, riflette questa critica sociale, evidenziando come dietro l’aspetto affascinante si cela una natura subdola. Wagner, scelto per il suo carisma, incarna quel tipo di ragazzo in grado di affascinare con poche parole dolci, ma capace di azioni brutali quando in gioco ci sono gli interessi economici.

Nel corso della narrazione, il fidanzato psicopatico di Dorrie non viene chiamato con un nome preciso per buona parte del romanzo. Questa scelta narrativa serve a rendere più densa l’atmosfera di mistero e a mostrare come i difetti del protagonista siano evidenti nelle sue azioni, che si riflettono nella sua vita quotidiana. Cresciuto senza disagi, sotto l’influenza di una madre scialba e poco accorta, ha appreso fin dalla tenera età che il suo aspetto era un’arma potente.

Il romanzo trasmette un messaggio incisivo: le donne che sfidano gli stereotipi e superano i propri confini possono affrontare conseguenze devastanti, che vanno dalla gravidanza all’omicidio. Una volta eliminata Dorothy, il ragazzo si concentra subito su un’altra sorella, Ellen, poi su Marion. Ogni tentativo di ereditare le fortune dei Kingship si scontra con l’intelligenza delle sorelle e la vigilanza di un intraprendente operatore radiofonico.

Uno Stile senza Tempo per una Storia Universale

Nonostante la pubblicazione risalga agli anni ’50, la trama di Giovani Senza Domani resta senza tempo. Lo stile di scrittura di Levin è chiaro e incisivo, rendendo la lettura coinvolgente e fluida, adatta anche ai lettori moderni. Sia il costante accumulo di tensione che i colpi di scena ben pianificati la rendono un esempio classico del genere thriller.

Ira Levin ha gettato le basi per i moderni film di suspense, creando uno scenario che non solo intrattiene ma anche pone domande profonde sui temi dell’ambizione, della manipolazione e della moralità. Non a caso, la sua opera è stata anche adattata nel 1991, con Matt Dillon nel ruolo principale, sottolineando la sua continua rilevanza e l’abilità di Levin di affrontare tematiche universali e inquietanti.

Nel luglio del 1953, una versione condensata del romanzo venne pubblicata sulla rivista americana Cosmopolitan, che lo elogiò come il romanzo giallo più emozionante degli ultimi anni, promettendo che il lettore non si sarebbe fermato fino all’ultima pagina. Giovani Senza Domani continua a affascinare e inquietare lettori di ogni epoca, rivelando una verità scomoda ma necessaria: il vero volto della bellezza può nascondere un profondo orrore.

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