Come finisce La maschera di ferro: trama e spiegazione finale

Conoscete la vera storia del prigioniero costretto a indossare la Maschera di Ferro, una figura che ha ispirato romanzi e film nel corso dei secoli? La leggenda narra di un misterioso detenuto, confinato nella Bastiglia alla fine del 1600, la cui identità è avvolta nel mistero e ha suscitato incredibili congetture nel mondo letterario e cinematografico.

Il Vero Portatore della Maschera di Ferro

Questo prigioniero era famoso per la sua maschera di velluto nero, fissata con cinghie di metallo che ne impedivano la riconoscibilità. Nonostante godesse di alcuni privilegi rispetto ad altri detenuti, come cibo di alta qualità, vestiti lussuosi e la possibilità di possedere alcuni libri e un liuto, la sua vita era caratterizzata da ferree restrizioni. Non aveva il permesso di parlare con nessuno, eccetto rarissime eccezioni, tra cui il suo confessore o il medico, in caso di malattia. La maschera doveva essere indossata sempre, potendola togliere solo per mangiare e dormire, ma mai in presenza di altre persone.

La sua esistenza rimase avvolta nel mistero, con solo il re e il governatore della Bastiglia, Bénigne Dauvergne de Saint-Mars, al corrente della sua reale identità. Maschera di Ferro morì nell’autunno del 1703 e fu sepolto con il falso nome di Marchioly nel cimitero Saint-Paul-des-Champs a Parigi. Durante i suoi anni di detenzione, il prigioniero fu trasferito in vari luoghi, tra cui Pinerolo, il Forte di Exilles, l’isola di Santa Margherita e infine la Bastiglia.

Le teorie sulla vera identità di Maschera di Ferro sono numerose e affascinanti. Ecco le più intriganti.

La prima teoria, sostenuta da Voltaire, sostiene che Maschera di Ferro fosse il fratello o un gemello del re Luigi XIV. Secondo Voltaire, il prigioniero poteva nascondere un segreto capace di scuotere la corte francese. Questa informazione avrebbe potuto rivelarsi pericolosa, rendendo necessaria la sua reclusione. Tuttavia, quest’ipotesi presenta delle falle, poiché il parto della regina era generalmente un evento pubblico, e sarebbe stato difficile mantenere segreta l’esistenza di un bambino, figuriamoci di un gemello.

Il Padre Naturale di Luigi XIV

Un’altra teoria avanza l’idea che Maschera di Ferro potesse essere il padre naturale di Luigi XIV. Durante il lungo matrimonio tra Luigi XIII e Anna d’Austria, senza figli per 23 anni, giravano voci sulla potenziale impotenza del re. Per garantire una successione legittima, si ipotizza che un giovane aristocratico di sangue reale possa aver ingravidato la regina, con l’occasione di spacciare il nascituro come erede al trono. Se Maschera di Ferro fosse effettivamente lui, comprenderebbe perché gli fosse concesso di vivere, ma non di rivelarsi. Tuttavia, se il padre avesse concepito Luigi XIV all’età di 18 anni, nel 1703, avrebbe avuto già 83 anni, un’età difficile da raggiungere per quell’epoca.

I Detenuti di Pinerolo

Alcuni storici hanno suggerito che Maschera di Ferro fosse un detenuto incarcerato a Pinerolo sotto falsa identità. Due nomi sono stati proposti: Nicolas Fouquet, il ministro delle finanze di Luigi XIV, e Ercole Antonio Mattioli. Fouquet fu arrestato nel 1661 per malversazione, ma non era noto abbastanza da giustificare una maschera. Mattioli, d’altro canto, era un diplomatico, e la sua reclusione con nome falso avrebbe potuto servirlo più da vivo che da morto. Mattioli, essendo ricercato e potenzialmente riconosciuto, giustificherebbe l’uso della maschera e la cronologia riguardante la sua fine.

L’Importanza del Segreto

La questione dell’identità di Maschera di Ferro ha alimentato l’immaginazione di storici e scrittori nel corso dei secoli. Ciò che emerge da queste teorie è l’enorme peso dei segreti e delle relazioni intime alla corte di Luigi XIV, che hanno determinato destini e racconti avvincenti. Oggi, la storia di questo prigioniero continua a suscitare curiosità e riflessioni, mantenendo viva la leggenda di un uomo il cui volto rimarrà sempre celato. La Maschera di Ferro, quindi, non è solo un simbolo di mistero, ma rappresenta anche il conflitto tra potere e libertà, un tema sempre attuale e affascinante.

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