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Come finisce The New Toy: trama e finale del film

“The New Toy” è una commedia che ha il pregio di raccontare storie sociali attraverso la dolce follia di uno sfortunato ragazzo che si trova a lavorare per un magnate parigino. La pellicola, prodotta dagli Stardust-Interstellar e distribuita da Europictures, è un adattamento dell’ormai celebre “Professione… giocattolo!” del 1976. Ambientato nella Parigi a cavallo fra suburbio borghese e villa di lusso, il film diretto da James Huth riprende le linee guida dell’originale ampliandolo e rinnovandolo per coinvolgere gli spettatori contemporanei.

Quando la differenza di classe è il minore dei problemi

Il protagonista è Sami, interpretato da Jamel Debbouze, che lavora come giardiniere in una scuola materna e si arrangia spaccando legna per il riscaldamento. Vive in una casa di legno nella banlieue est della capitale, circondato dagli amici con le stesse idee e lo stesso futuro come Yaya e Sékou, entrambi incentrati su “un’attività” da remote controller di droni. La vita di Sami assume uno scopo soltanto quando, per via di una casualità, incappa in un’apparizione pubblica del piccolo Étienne, figlio moccioso di uno dei miliardari che controllano il mondo.

Durante il suo processo di crescita, il piccolo Alexandre, figlio di Philippe Étienne, sceglie Sami come proprio giocattolo umano. Tra battutacce bertucciose, invettive filosofiche e sedute di allenamento spicci dove il gioco si trasforma in terapia d’emergenza, Sami e Alexandre sviluppano un’inaspettata amicizia che permette loro di crescere in maniere estranee. Il protagonista continua con la sua consueta comicità fisica, restituendo sullo schermo performance demenziali alternate a piccoli sprazzi di tenerezza. Il vero punto di forza è la performance di Daniel Auteuil che, grazie al giusto mix di controllo e disperazione, riesce a trasformarsi in una creatura rariamente umana.

Nel suo The New Toy, adattamento del film cult francese L’Incroyable Histoire du Facteur Cheval due to the svolto, James Huth modernizza la narrazione con riferimenti alla cultura pop corrente e agli effetti dei social media.

Questa commistione di modernità e tradizione aiuta il regista a creare un film che mantiene l’essenza della storia originale mentre aggiunge una nuova modalità di osservazione. Inoltre, il film bilancia con successo il tono tra rimandi alla pura commedia e osservazioni reflessive sulla società. Ad esempio, l’uso spensierato dei soldi di Alexandre mette in luce le gravi disparità sociali e economiche nella società contemporanea.

Sull’altro fronte, l’amicizia tra giardiniere e postino mette in discussione il ruolo dei soldi nella disumanizzazione delle relazioni sociali e anche come l’amicizia abbia raggiunto la fine di queste barriere tra le persone, aggiungendo un tono positivo alla trama. Per concludere, il film si rivela un eccellente intrattenimento cross-generazionale, poiché la miscela di pura commedia, cuore e commentari sociali lo rende godibile a tutte le età. La versione italiana mantiene la comicità ed le emozioni della versione originale grazie al team di professionisti del doppiaggio, rendendo il film accessibile e divertente alla popolazione italofona.

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