​​

Una bambina di 9 anni muore dopo aver consumato gnocchi al ristorante

Una bambina di 9 anni è morta a Roma dopo aver pranzato in un ristorante della città. La piccola, che in mattinata si era recata in ospedale per una spirometria—un esame che valuta la funzionalità polmonare—aveva poi pranzato fuori con i genitori. Rientrata a casa, ha iniziato a manifestare sintomi quali nausea, vomito, spasmi e difficoltà respiratorie. Questi segnali potrebbero indicare una reazione allergica, ma è necessario considerare anche le condizioni di salute preesistenti della bambina.

Preoccupati per l’aggravarsi della situazione, i genitori hanno chiamato il 118. La bambina è stata trasportata d’urgenza al Policlinico Casilino, nella periferia est della Capitale. All’arrivo, era già in arresto cardiaco; i medici hanno eseguito un massaggio toracico e disposto il trasferimento immediato al Policlinico Gemelli. Nonostante gli sforzi del personale sanitario, la piccola non ce l’ha fatta.

I genitori, sconvolti dall’accaduto, si sono rivolti a un legale. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso e a determinare se il pasto consumato nel ristorante abbia avuto un ruolo nella tragedia.

Questo episodio ricorda un caso simile avvenuto recentemente a Roma, dove una turista inglese di 14 anni è morta per shock anafilattico dopo aver mangiato un dolce contenente tracce di arachidi, a cui era allergica . In quel caso, la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, indagando se l’allergia fosse stata comunicata al ristorante e se fossero stati rispettati i protocolli di sicurezza.

Le indagini sul decesso della bambina di 9 anni sono in corso. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando eventuali responsabilità legate al pasto consumato. L’autopsia fornirà informazioni cruciali per comprendere se vi sia stata una reazione allergica o se altri fattori abbiano contribuito alla morte.

In attesa dei risultati, l’attenzione è rivolta alla sicurezza alimentare e alla gestione delle allergie nei luoghi pubblici. Questo tragico evento sottolinea l’importanza di una comunicazione chiara tra clienti e ristoratori riguardo a eventuali allergie alimentari, nonché la necessità di protocolli rigorosi per prevenire contaminazioni accidentali.

Oltrepassa la censura dei social sotto regime. Seguici su Telegram: Basta un clic qui

Lascia un commento