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ToggleIva Zanicchi, icona della musica italiana, ha avuto una vita personale segnata da amori complessi e scelte difficili. Sposatasi una sola volta, nel 1967, con Antonio Ansoldi, ha avuto da questo matrimonio la sua unica figlia, Michela. Tuttavia, con il tempo, la cantante ha espresso apertamente i suoi rimpianti legati a quell’unione e alle difficoltà che hanno caratterizzato il rapporto con la figlia durante gli anni di intensa attività artistica.
Il matrimonio con Antonio Ansoldi
Iva Zanicchi e Antonio Ansoldi, detto Tonino, si sposarono con una cerimonia privata a Bologna nel 1967. Antonio, figlio di un importante produttore discografico, aveva seguito le orme paterne, lavorando come braccio destro nella gestione delle attività musicali di famiglia.
Il matrimonio durò dieci anni, ma già in quel periodo emersero le prime difficoltà. In diverse interviste, Iva ha confessato di non aver mai realmente amato il marito e di essersi resa conto, troppo tardi, di aver compiuto una scelta sbagliata. Durante un’intervista con Paola Perego nel programma “Non disturbare”, la cantante ha rivelato:
“Non avrei dovuto sposare mio marito. Non si meritava un matrimonio così, e questa è una delle cose tristi della mia vita.”
Nonostante il divorzio, Iva ha deciso di non annullare il matrimonio in chiesa, dichiarando:
“Credo nel sacramento del matrimonio. Mi sono sposata in chiesa una volta, potevo annullarlo, ma non l’ho fatto.”
Antonio Ansoldi è scomparso nel settembre del 2020, ma la sua figura resta legata a un capitolo importante della vita di Iva Zanicchi, non solo per il matrimonio, ma soprattutto per il legame con la loro figlia Michela.
Michela: la figlia di Iva Zanicchi
Dal matrimonio con Antonio Ansoldi è nata Michela, unica figlia della cantante. Michela ha scelto una vita lontana dai riflettori, mantenendo una riservatezza che la distingue dalla celebrità della madre. Nonostante il forte affetto reciproco, il rapporto tra Iva e la figlia ha attraversato momenti difficili, soprattutto durante l’infanzia di Michela, quando gli impegni lavorativi della madre la portavano spesso lontano da casa.
Iva ha più volte ammesso di essersi pentita di non aver dedicato abbastanza tempo alla figlia:
“Tutti gli anni andavo via un mese, io non l’ho mai vista piangere. A 18 anni compiuti, però, mi svelò che aveva sofferto tantissimo la mia assenza. Ho sbagliato a non portarla con me nei miei viaggi di lavoro perché volevo proteggerla, oggi cambierei tutto.”
Questa confessione sincera mette in luce il lato umano della cantante, divisa tra una carriera brillante e le responsabilità di madre. Con il tempo, Iva e Michela hanno lavorato sul loro rapporto, costruendo una relazione più solida e affettuosa.
Rimpianti e lezioni di vita
Iva Zanicchi non ha nascosto i rimpianti legati sia al matrimonio con Antonio Ansoldi sia al suo ruolo di madre durante gli anni più intensi della sua carriera. Le sue dichiarazioni, schiette e oneste, riflettono una consapevolezza maturata nel tempo:
“Non avrei dovuto sposare mio marito, e non avrei dovuto lasciare mia figlia così a lungo. Sono errori che oggi non ripeterei.”
Nonostante questi rimpianti, Iva Zanicchi ha saputo mantenere intatto il legame con la famiglia, trovando nella figlia Michela una fonte di gioia e supporto.
Una vita tra palco e famiglia
La vita di Iva Zanicchi è stata un equilibrio complesso tra la brillante carriera musicale e le vicende personali. Le sue esperienze, fatte di scelte difficili e riflessioni profonde, mostrano il lato umano di una donna che, pur essendo un’icona dello spettacolo, non ha mai rinunciato a raccontare le sue fragilità e i suoi errori. Antonio Ansoldi e Michela rimangono figure fondamentali nella storia personale della cantante, simboli di amore, ma anche di crescita e consapevolezza.
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