Elio Germano e Matilda De Angelis interpretano i ruoli principali in L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, un avvincente film uscito nel 2020 su Netflix e che andrà in onda stasera alle 21.00 su Rai 2. Ispirato a una storia vera risalente alla fine degli Anni ’60, il film è diretto da Sydney Sibilia e ha ricevuto ben 11 candidature ai David di Donatello, conquistando 3 premi per la De Angelis come miglior attrice non protagonista, per Fabrizio Bentivoglio come miglior attore non protagonista e per i migliori effetti visivi e speciali, assegnati a Stefano Leoni e Elisabetta Rocca.
Un’ambientazione che ispira il cambiamento
La storia è ambientata nel 1968, anno cruciale sul piano politico e sociale. Giorgio Rosa (Elio Germano), un ingegnere neolaureato, sogna di dare vita a nuove invenzioni. Residente a Bologna, si sente schiacciato dalla realtà e dal conformismo che lo circondano. Durante la sua serata di laurea, rivede Gabriella (Matilda De Angelis), un’ex fidanzata laureata in legge e appassionata di diritto internazionale. Tuttavia, Gabriella lo considera un giovane immaturo, il cui sogno di innovazione è più una fuga dalla realtà, piuttosto che un vero progetto.
Nonostante i tentativi di riconciliarsi con Gabriella, l’ingegnere, prendendo consapevolezza delle sue aspirazioni, concepisce un’idea audace: creare un’isola al largo delle coste di Rimini, al di fuori delle acque territoriali italiane. Con l’aiuto dell’amico di lunga data Maurizio Orlandini (Leonardo Lidi), Giorgio inizia a realizzare questo sogno, che sembra a tutti una folle utopia.
Il sogno si trasforma in realtà
Una volta completata la costruzione dell’isola, una piattaforma di 400 metri quadrati, Giorgio e Maurizio si trovano a dover decidere come sfruttare questo nuovo spazio. È in questo frangente che accolgono il primo abitante, Pietro Bernardini (Alberto Astorri), e stabiliscono un contatto con W. R. Neumann (Tom Wlaschiha), un apolide tedesco specializzato nell’organizzazione di eventi. La giovane barista Franca (Violetta Zironi) si unisce a loro, contribuendo a creare un’atmosfera vivace sull’isola.
Con il passare del tempo, l’Isola delle Rose diventa un fulcro di celebrazione e libertà, attirando residenti e turisti. Tra questi, Gabriella ritorna, incuriosita dalla singolare avventura del suo ex. Tuttavia, la notizia del suo imminente matrimonio con Carlo (Ascanio Balbo) pesa sulle spalle di Giorgio, che cerca in tutti i modi di riconquistare il suo affetto, senza successo. Gabriella gli ricorda che la sua iniziativa non è che un modo per soddisfare il suo egocentrismo.
Le pressioni politiche e la lotta per la libertà
Respinto nuovamente, Giorgio decide di spingere il progetto ancora più in là, trasformando l’isola in uno stato governato da lui e dai suoi compagni, con una propria moneta, un servizio postale e una lingua ufficiale, l’esperanto. L’ambizioso ingegnere mira a ottenere il riconoscimento come nazione indipendente e si rivolge alle Nazioni Unite per il supporto.
Mentre l’ONU appare favorevole, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone (Luca Zingaretti) incarica Franco Restivo (Fabrizio Bentivoglio) di porre fine a questa anomalia. Restivo, giunto sull’isola, tenta senza successo di corrompere Giorgio e i suoi alleati. Tuttavia, l’ingegnere si trova isolato, mentre Gabriella suggerisce di appellarsi al Consiglio d’Europa.
Con il supporto del Presidente Jean Baptiste Toma (François Cluzet), nonostante le opposizioni del governo italiano, il conflitto si intensifica. Restivo riesce a convincere Leone a dichiarare guerra all’Isola delle Rose, inviando l’incrociatore Andrea Doria a bombardare la piattaforma. In un crescente clima di tensione, Giorgio e i suoi amici devono confrontarsi con una realtà dura e inevitabile.
Il finale drammatico del film
Dopo una breve resistenza, la piattaforma viene distrutta, causando la dispersione dei suoi occupanti. L’unico risultato concreto di questo scontro è un cambiamento del confine delle acque territoriali italiane, che viene spostato da 6 a 12 miglia dalla costa. Questa battaglia rappresenta una mezza vittoria per Giorgio, che ha lottato non solo per il riconoscimento del suo sogno, ma anche nel tentativo di riconquistare Gabriella.
Un racconto di libertà e realismo
La reale Isola delle Rose è stata dichiarata Stato indipendente l’1 maggio 1968 con il nome di Repubblica esperantista dell’Isola delle Rose (in esperanto: Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj). Il progetto, che ha avuto origine tra il 1950 e il 1967, ha avuto vita breve, venendo smantellato meno di due mesi dopo la sua proclamazione. L’unione tra Giorgio e Gabriella Chierici, al contrario, seguì un percorso diverso da quello narrato nel film, poiché i due si sposarono nel 1960 e ebbero un figlio, Lorenzo.
Oltre alle candidature ai David di Donatello, il film ha anche ottenuto successo ai Nastri d’argento 2021, conquistando 4 premi, tra cui Migliore attrice per Elio Germano, che dimostra ancora una volta la sua straordinaria versatilità recitativa. Il film non solo affascina il pubblico con la sua storia di libertà, ma pone anche interrogativi profondi sui valori della società contemporanea.
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