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Toggle“Ti mangio il cuore”: la vera storia dietro il film con Elodie ispirato alla mafia del Gargano
“Ti mangio il cuore”, il film diretto da Pippo Mezzapesa, segna il debutto come attrice di Elodie e si basa su una storia reale legata alla mafia garganica, nota come la “quarta mafia”. La pellicola, ispirata al libro-inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, è stata presentata nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia ed è in onda su Rai 5 lunedì 2 dicembre.
La trama segue l’amore proibito tra Andrea Malatesta (Francesco Patanè), erede riluttante di un clan mafioso, e Marilena Camporeale (Elodie), moglie del boss della famiglia rivale. Questo sentimento proibito riaccende una faida tra le due fazioni, trasformando il Gargano in un teatro di violenza, passione e vendetta, dominato dalle spietate leggi della mafia locale.
La storia di Rosa Di Fiore
Il film trova ispirazione nella vicenda reale di Rosa Di Fiore, la prima collaboratrice di giustizia legata alla mafia del Gargano. Rosa, nata in una famiglia non mafiosa a San Nicandro Garganico, si sposò con Pietro Tarantino, un boss locale, e divenne madre di tre figli. La sua vita cambiò radicalmente con l’arresto del marito per reati legati alla droga. In quel periodo, Rosa si innamorò di Matteo Ciavarella, un esponente del clan rivale, con cui fuggì e ebbe un quarto figlio.
La relazione tra Rosa e Matteo non fece che alimentare l’odio tra le due famiglie. Segregata nella casa dei Ciavarella e umiliata, Rosa fu vittima di violenze e soprusi, aggravati dal fatto che i Ciavarella consideravano tutti i figli dei Tarantino come nemici da eliminare. Spinta dall’amore materno e dalla volontà di salvare i suoi bambini, Rosa scelse di collaborare con la giustizia, rivelando dettagli sugli omicidi, i mandanti e i crimini delle due famiglie mafiose.
“Non volevo che i miei figli diventassero come i loro padri”, ha dichiarato Rosa durante una puntata del programma Cose nostre su Rai 1. “Essendo Tarantino e Ciavarella, non avrebbero mai avuto la possibilità di una vita normale”.
La rappresentazione della mafia garganica
Il regista Pippo Mezzapesa ha spiegato come il film intenda raccontare la crudele realtà della mafia garganica, un fenomeno criminale poco conosciuto ma estremamente violento. “Il Gargano è un luogo di ammaliante bellezza, ma segnato da faide familiari che spesso nascono per motivi banali e si trasformano in massacri che si protraggono per decenni”, ha dichiarato.
La storia di Rosa Di Fiore è stata il punto di partenza per il personaggio di Marilena Camporeale, interpretato da Elodie. Marilena, come Rosa, si ribella al destino imposto dalle regole della mafia, cercando di proteggere i suoi figli da un sistema che sembra condannarli alla violenza.
Un amore disperato
La relazione tra Andrea e Marilena rappresenta un tema centrale del film. Il loro amore, descritto come “romantico e disperato”, sfida le rigide norme della mafia locale e sconvolge gli equilibri tra le due famiglie. Tuttavia, come ha sottolineato Mezzapesa, la forza delle regole mafiose è tale da risucchiare i due protagonisti in un vortice di vendetta e dolore.
“Sangue, passione, bestie: questo è lo scenario che rende unica la storia”, ha affermato il regista. “È una storia d’amore che emerge in un contesto brutale, in cui la sacralità e la crudeltà si mescolano. La legge della montagna, come la chiamano in quel territorio, decreta la vita o la morte di chi osa sfidarla”.
Una storia tra realtà e fiction
Sebbene il film prenda spunto da eventi reali, la narrazione non si limita alla cronaca. “‘Ti mangio il cuore’ è un racconto che unisce spietatezza e passione, offrendo uno sguardo su un mondo criminale sconosciuto”, ha spiegato Mezzapesa. “Allo stesso tempo, vuole raccontare una storia d’amore che, proprio per la sua forza, spezza ogni equilibrio e provoca una guerra inevitabile”.
Il titolo stesso del film, ha detto il regista, “racchiude l’essenza di questa storia: una promessa di morte e una sfida d’amore”.
Il debutto di Elodie
Elodie, al suo esordio come attrice, ha ricevuto elogi per la sua interpretazione di Marilena, un personaggio complesso e sfaccettato che incarna la forza e la vulnerabilità di una donna intrappolata in un sistema oppressivo. Il coprotagonista Francesco Patanè ha sottolineato l’intensità con cui l’attrice ha affrontato il ruolo, rendendo credibile l’amore tormentato tra i due personaggi.
Dove vedere il film
“Ti mangio il cuore” è disponibile su Rai 5 e offre uno sguardo profondo e intenso su una realtà criminale spesso ignorata, ma che rappresenta una delle pagine più oscure della storia recente del nostro Paese.
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