Il quarto capitolo della saga di Don Camillo e Peppone, “Don Camillo Monsignore… ma non troppo”, diretto da Carmine Gallone nel 1961, riporta i due celebri rivali a Brescello per nuove avventure e scontri ideologici.
Don Camillo e Peppone: ritorno a Brescello
Il 1961 segna il ritorno sul grande schermo dei celebri personaggi creati da Giovannino Guareschi con il film “Don Camillo Monsignore… ma non troppo”. Diretto da Carmine Gallone, questo quarto capitolo della saga vede ancora una volta Fernandel e Gino Cervi nei panni rispettivamente di Don Camillo e Peppone.La storia si svolge nel 1960, tre anni dopo gli eventi del film precedente. Don Camillo è stato promosso a monsignore e trasferito a Roma, mentre Peppone è diventato senatore. Tuttavia, una controversia nella loro amata Brescello li richiama al paese natale, dove si ritrovano coinvolti in nuove dispute tra la fazione cattolica e quella comunista.
Come finisce Don Camillo Monsignore… ma non troppo
Il finale del film vede una risoluzione tipica della serie, dove il buon senso e la collaborazione trionfano sulle divergenze ideologiche. Come finisce Don Camillo Monsignore… ma non troppo è emblematico del messaggio di fondo della saga: nonostante le differenze, il bene comune prevale. La cappella della Madonnina del Borghetto viene integrata nel nuovo edificio, simboleggiando la coesistenza pacifica tra le diverse fazioni del paese.
Produzione e curiosità
Le riprese del film iniziarono il 22 maggio 1961 e si conclusero nel luglio dello stesso anno. Mentre le scene interne furono girate negli studi di Cinecittà, le location esterne compresero varie città dell’Emilia-Romagna, tra cui Brescello, Boretto e Castelnovo di Sotto, oltre a Chiusi in Toscana e persino alcune scene in Vaticano.
Un dettaglio interessante riguarda l’automobile utilizzata da Don Camillo nel film: un’Alfa Romeo 6C2500, presentata come veicolo ufficiale della Santa Sede. Non è chiaro se questo modello fosse effettivamente in uso in Vaticano o se si trattasse di una licenza creativa dei filmmakers. Il film si distingue anche per un cambio nella voce narrante: al posto di Sergio Fantoni, in questo episodio troviamo Emilio Cigoli, noto per aver doppiato Clark Gable in “Via col vento”.La colonna sonora del film è opera di Alessandro Cicognini, che contribuisce a creare l’atmosfera caratteristica della serie.“Don Camillo, Dio è sempre alla stessa quota, qui ti pare più vicino perché qui sei più vicino a te stesso”, dice la voce di Gesù a Don Camillo al suo ritorno in paese, sottolineando il legame profondo tra il protagonista e la sua terra.
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