La ventunenne Chiara, accusata di aver ucciso i suoi due neonati e di averli seppelliti nel giardino di casa a Traversetolo, nascondeva le gravidanze e conduceva una vita apparentemente normale.
Un particolare apparentemente insignificante, come il fatto di indossare sempre una maglietta in piscina, è stato raccontato dalla responsabile del centro estivo dove Chiara, la giovane accusata di omicidio volontario, lavorava come animatrice. Questo dettaglio, che inizialmente non aveva destato sospetti, ha assunto un nuovo significato alla luce delle indagini che hanno portato alla scoperta dei tragici eventi.
Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, Chiara, 21 anni, avrebbe nascosto a tutti, compresi amici, familiari e colleghi, le sue due gravidanze. Il primo parto risale al maggio 2023, mentre il secondo è avvenuto nei primi giorni di agosto 2024. Entrambi i neonati sarebbero stati uccisi e seppelliti nel giardino della casa della giovane a Traversetolo, in provincia di Parma.
La responsabile del centro estivo, sentita durante le indagini, ha raccontato che Chiara non si toglieva mai la maglietta in piscina. “La cosa non ci ha meravigliato più di tanto”, ha dichiarato la donna, “perché spesso anche le altre ragazze erano in piscina con la maglietta. Ma a volte, nelle giornate più calde, ce la siamo tolta, ma lei mai”. Questo comportamento, che inizialmente sembrava una semplice abitudine o una questione di riservatezza, è stato rivalutato alla luce delle rivelazioni emerse successivamente.
Le informazioni fornite dalla responsabile sono state incluse nelle 109 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice il 19 settembre scorso, che ha disposto per Chiara gli arresti domiciliari. La giovane è attualmente indagata per omicidio volontario.
Nonostante il rapporto stretto con la ragazza, la responsabile del centro estivo ha affermato di non aver mai sospettato che Chiara fosse incinta. “Non presentava segni evidenti come pancia o seno”, ha spiegato la donna agli investigatori. Inoltre, il suo stile di vita non lasciava presagire una gravidanza: “Era caratterizzato dall’uso smodato di bevande alcoliche, sigarette, caffè e sostanze stupefacenti”.
Durante il periodo di collaborazione al centro estivo, Chiara avrebbe consumato senza problemi alcolici e altri alimenti sconsigliati in gravidanza. “Nel periodo di collaborazione che abbiamo avuto, nelle varie pause e aperitivi che abbiamo fatto insieme, ha consumato, senza alcun problema […] bevande alcoliche, tipo Spritz, caffè e mangiare verdure crude senza particolari precauzioni”, ha confermato la responsabile.
Un altro dettaglio emerso riguarda il fatto che tra tutte le animatrici del centro estivo solo Chiara fumava sia sigarette elettroniche che tradizionali. Questo comportamento ha contribuito a mascherare ulteriormente la sua condizione. “Di questo gruppo di ragazze solo Chiara fuma sia le sigarette elettroniche che quelle classiche”, ha aggiunto la donna.
Gli inquirenti hanno sottolineato come la giovane abbia nascosto con determinazione le sue gravidanze e i conseguenti parti. Anche nei momenti critici avrebbe continuato a condurre una vita apparentemente normale, mentendo ripetutamente a chiunque le fosse vicino.
La responsabile del centro estivo ha ricordato anche un episodio legato ai dolori mestruali: “Le mie collaboratrici si lamentavano anche di dolori mestruali, ricordo che Chiara sicuramente l’ha fatto recentemente. Dico con certezza che l’ultima settimana di luglio, quella che va dal 29 al 4 agosto, aveva il ciclo mestruale, o almeno così mi ha riferito”. Tuttavia, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 7 agosto la giovane avrebbe dato alla luce il suo secondo bambino.
Questo particolare si aggiunge a una serie di bugie raccontate dalla ventunenne per nascondere le sue gravidanze. Dopo il parto del 7 agosto 2024, il neonato sarebbe stato ucciso e successivamente seppellito nel giardino della casa di famiglia.
La responsabile del centro estivo ha poi riflettuto sull’episodio della maglietta in piscina: “Un particolare al quale non avevo dato molto peso ma che ha assunto tutta un’altra importanza alla luce dei fatti emersi”. Questo comportamento potrebbe essere stato un tentativo da parte della giovane di nascondere eventuali segni fisici della gravidanza.
Le indagini hanno portato alla luce una realtà sconvolgente: nonostante fosse incinta per ben due volte in meno di due anni, Chiara sarebbe riuscita a mantenere un’apparenza di normalità. Nessuno dei suoi conoscenti o familiari avrebbe sospettato nulla fino alla scoperta dei tragici eventi.
Le autorità continuano a indagare per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e per comprendere le motivazioni dietro tali gesti estremi. Nel frattempo, Chiara rimane agli arresti domiciliari in attesa degli sviluppi giudiziari.
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