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Sonia Bruganelli sul figlio Davide a Ballando: “Paolo Bonolis l’ha richiamato, non voleva che lo facessi aderire”

Durante la puntata di “Ballando con le Stelle” andata in onda il 16 novembre, Sonia Bruganelli e suo figlio Davide Bonolis sono stati al centro dell’attenzione. Davide, nel corso della trasmissione, ha parlato apertamente di un periodo difficile che ha attraversato a causa di una delusione amorosa. Ha raccontato come il supporto della madre sia stato fondamentale per lui in quel momento di fragilità. “Avevo bisogno di confidarmi con lei, avevo bisogno di un suo abbraccio, dei suoi consigli e questo mi ha aiutato a superare questo periodo”, ha dichiarato Davide.

Successivamente, durante una puntata de “La vita in diretta”, Sonia Bruganelli ha rivelato la reazione dell’ex marito, Paolo Bonolis, riguardo alla partecipazione del figlio al programma. Paolo Bonolis avrebbe preferito che il figlio mantenesse privati alcuni aspetti della sua vita personale, come le questioni amorose. Bruganelli ha spiegato: “Davide ha detto una cosa che si è sentito di dire e effettivamente non è facile dichiarare di aver sofferto, di aver patito questo abbandono. Paolo non l’ha sgridato, però lui fa parte di un’altra generazione, quindi è cresciuto con l’idea che un maschio di vent’anni non debba mostrarsi così”, riferendosi anche al legame profondo che Davide ha con la madre.

Davide Bonolis segue un percorso di psicoterapia, come spiegato dalla madre durante l’intervista. “Lui va dallo psicologo, cosa che il papà, la sua generazione, non faceva. Il fatto di dire ‘Ho bisogno di un aiuto, mi metto in discussione’ è fondamentale. Paolo vuole tutelare la sua fragilità, la sua emotività, quindi fosse per lui non l’avrebbe coinvolto. Io non l’ho voluto coinvolgere, è stato Davide che mi ha detto di volerlo fare, ma capisco il padre”. In questo contesto è intervenuto anche il conduttore del programma, sottolineando l’importanza del fatto che un giovane parli delle sue fragilità: “Trovo molto potente il fatto che sia un ragazzo a parlare delle sue fragilità, sicuramente anche il tuo ex sarà d’accordo su questo”.

La questione sollevata da Paolo Bonolis riguarda dunque la pubblica esposizione delle emozioni e delle difficoltà personali da parte del figlio. Secondo Bonolis, appartenente a una generazione diversa, i giovani uomini dovrebbero mantenere una certa riservatezza riguardo alle proprie vulnerabilità. Tuttavia, il panorama culturale e sociale sta cambiando, e sempre più persone riconoscono l’importanza della salute mentale e del supporto psicologico.

La partecipazione di Davide Bonolis a “Ballando con le Stelle” ha aperto un dibattito su come le nuove generazioni affrontano le proprie emozioni e su quanto sia importante per loro avere il coraggio di esprimere le proprie fragilità. Questo è un tema che tocca molte famiglie in cui i genitori appartengono a generazioni diverse dai figli e hanno vissuto esperienze formative differenti.

La scelta di Davide di condividere la sua esperienza personale con un vasto pubblico potrebbe essere vista come un segnale positivo verso una maggiore apertura e accettazione delle proprie vulnerabilità. La decisione di rivolgersi a uno psicologo dimostra anche una crescente consapevolezza dell’importanza della salute mentale tra i giovani.

Il dibattito sulla salute mentale e sulla necessità di esprimere le proprie emozioni è sempre più attuale e rilevante nella società odierna. La storia di Davide Bonolis mette in luce le differenze generazionali nella percezione della vulnerabilità e della forza emotiva. Mentre le generazioni passate potrebbero aver visto la vulnerabilità come una debolezza, oggi molti giovani vedono il riconoscimento e l’accettazione delle proprie fragilità come un atto di coraggio e forza.

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