Nella mattinata di martedì 19 novembre, è stata localizzata Miriam Gnoni, una giovane donna di 30 anni che era scomparsa da giovedì scorso a Torino. La sua scomparsa aveva destato preoccupazione, specialmente tra i familiari, poiché era sparita dopo essere andata dal dentista con la madre nel quartiere Barriera di Milano. La madre aveva lanciato un appello sui social media, chiedendo a chiunque avesse notizie di contattarla immediatamente.
La giovane è stata trovata vicino a un supermercato nella stessa zona in cui era scomparsa. Miriam, che vive in una struttura protetta a San Maurizio Canavese da un anno, aveva approfittato della libera uscita per allontanarsi volontariamente dalla madre. Secondo quanto riferito dai familiari, la ragazza soffre di problemi psichici e in passato aveva già manifestato il desiderio di lasciare la struttura per tornare a casa.
Giovedì scorso, Miriam era uscita con la madre per alcune visite mediche. Dopo aver lasciato lo studio del dentista, avrebbe colto l’occasione di un momento di distrazione della madre per allontanarsi. La madre, preoccupata, aveva subito contattato le forze dell’ordine e diffuso un appello sui social network, accompagnato da una foto della figlia. Non era la prima volta che la giovane si allontanava dai familiari; in passato era stata ritrovata dopo alcune ore in città.
“Non sei una madre, sei da buttare”, sono le parole che il figlio di Miriam avrebbe dovuto dirle, secondo quanto riportato in un altro episodio di violenza domestica a Torino, che ha coinvolto una donna torturata dal marito e dalla suocera. Questo tragico evento ha ulteriormente sottolineato la complessità delle dinamiche familiari e la vulnerabilità delle persone coinvolte.
La famiglia di Miriam ha espresso sollievo per il ritrovamento della giovane, ma rimane preoccupata per il suo stato mentale e il suo desiderio di lasciare la struttura protetta. La madre ha dichiarato: “Siamo sollevati di averla trovata sana e salva, ma dobbiamo lavorare insieme per trovare una soluzione che le permetta di vivere serenamente”. La famiglia sta ora valutando le opzioni disponibili per il futuro di Miriam, cercando un equilibrio tra la sua autonomia e il supporto necessario per la sua salute mentale.
Le autorità locali sono state coinvolte nel caso e stanno lavorando con i servizi sociali per garantire che Miriam riceva l’assistenza necessaria. L’appello della madre ha ricevuto una vasta risposta sui social media, con molte persone che hanno condiviso il post nella speranza di aiutare a ritrovare la giovane. Questo caso ha messo in luce l’importanza del supporto comunitario e della collaborazione tra le forze dell’ordine e le famiglie in situazioni di emergenza.
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