Proseguono gli accertamenti sulla tragica morte di Margaret Spada, ventiduenne siciliana deceduta a seguito di un’operazione al naso nell’ambulatorio di Fonte Ostiense, a Roma. Secondo le prime ipotesi, un sovradosaggio di anestetico, unito a una possibile cardiopatia congenita, potrebbe aver causato il malore fatale. Nel mirino degli inquirenti ci sono i medici coinvolti nell’intervento, accusati di omicidio colposo. Tra questi, il titolare dello studio, Marco Antonio Procopio, il cui percorso accademico e professionale è ora oggetto di attenzione.
La laurea all’estero di Marco Antonio Procopio dopo il fallimento in Italia
La situazione accademica di Marco Antonio Procopio è stata portata alla luce da diverse fonti. Secondo quanto emerso, il medico aveva tentato senza successo di accedere alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nel 2011. Classificatosi tra gli ultimi su oltre 6.200 candidati, non riuscì a ottenere un posto. Nonostante il fallimento, Procopio scelse di proseguire il suo percorso all’estero, laureandosi in Romania presso l’Università Vasile Goldis di Arad. Successivamente, si specializzò in chirurgia plastica ricostruttiva alla scuola di Ivo Pitanguy in Brasile, prima di rientrare in Italia e unirsi all’ambulatorio del padre.
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Fonte Ostiense: uno studio medico noto sui social, ma con autorizzazioni dubbie
Lo studio di Fonte Ostiense, dove si è svolto l’intervento, è da tempo noto per una forte presenza sui social network. Con oltre 21mila follower su TikTok, la clinica è stata scelta da molte pazienti proprio grazie alla promozione online. Margaret Spada, residente a Lentini, in provincia di Siracusa, aveva scoperto lo studio tramite i social e aveva deciso di affrontare il viaggio per sottoporsi alla rinoplastica.
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