A Torino, un controllore di 57 anni è stato aggredito su un autobus da un passeggero sprovvisto di biglietto. L’episodio è avvenuto il 12 novembre e si inserisce in un contesto di crescente violenza contro gli operatori del trasporto pubblico.
L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di martedì scorso, quando il controllore, dopo aver multato un uomo privo di titolo di viaggio, è sceso dal mezzo. Il passeggero lo ha seguito e lo ha colpito con violenza, sferrandogli pugni al costato e alla testa. Nonostante la brutalità dell’attacco, il 57enne ha riportato lesioni giudicate guaribili in una settimana.
Ti potrebbe interessare:
Il collega della vittima, presente sul posto al momento dell’aggressione, ha immediatamente dato l’allarme, consentendo un rapido intervento dei soccorsi. L’uomo è stato trasportato in ospedale in ambulanza e sottoposto alle cure necessarie.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile. Le forze dell’ordine hanno fermato e denunciato l’aggressore, un uomo di 40 anni, accusato di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Nel frattempo, i militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti e le dichiarazioni del collega del controllore.
L’episodio ha suscitato indignazione, anche per il comportamento di alcuni testimoni che, invece di intervenire, hanno preferito filmare la scena con i loro telefoni. Questo dettaglio ha aggravato il senso di impotenza espresso dalla vittima. In un’intervista rilasciata a La Stampa, il 57enne ha dichiarato: “Lavorare in queste condizioni diventa sempre più pericoloso. Ogni giorno si rischia troppo, e la situazione sta peggiorando. Andare a lavorare con la paura di essere aggrediti, picchiati o insultati non è accettabile.”
Questo attacco si inserisce in un quadro preoccupante di violenze nei confronti degli operatori del trasporto pubblico. Negli stessi giorni, infatti, si sono verificati altri episodi simili. A Genova, un capotreno è stato accoltellato da un passeggero senza biglietto, mentre a Parma, un autista della compagnia Tep è stato aggredito fisicamente. Questi fatti evidenziano una tendenza crescente che mina la sicurezza del personale impiegato nel settore.
L’aggressione di Torino ha scatenato reazioni da parte di sindacati e associazioni di categoria, che denunciano la mancanza di misure adeguate per proteggere i lavoratori. Alcuni rappresentanti hanno chiesto un intervento urgente per garantire maggiori controlli e la presenza di forze dell’ordine nei luoghi a rischio. Secondo quanto dichiarato da un portavoce del settore, “È necessario un piano concreto per affrontare questa emergenza. I lavoratori non possono essere lasciati soli a gestire situazioni di crescente tensione.”
Il tema della sicurezza sui mezzi pubblici non è nuovo, ma l’intensificarsi degli episodi violenti richiede risposte immediate e incisive. Le proposte avanzate includono l’introduzione di telecamere di sorveglianza più efficaci, il potenziamento dei sistemi di allarme a bordo dei mezzi e la formazione specifica del personale per gestire situazioni critiche.
Alcuni passeggeri, intervistati sull’accaduto, hanno espresso preoccupazione per l’aumento degli episodi di violenza. Una testimone ha raccontato: “È spaventoso pensare che episodi simili possano accadere alla luce del giorno e in presenza di tante persone. Mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia fatto nulla per aiutare.” Altri hanno sottolineato l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica e di promuovere una cultura del rispetto e della legalità.
L’aggressione al controllore torinese è un monito sulla necessità di affrontare con urgenza il problema della sicurezza nel trasporto pubblico. Mentre il 57enne si sta riprendendo a casa, rimane il dibattito aperto su quali misure siano più efficaci per garantire che episodi simili non si ripetano.
Oltrepassa la censura dei social sotto regime. Seguici su Telegram: Basta un clic qui