La fumettista Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli, ha raccontato di essere stata vittima di un attacco transfobico mentre si trovava alla fermata dell’autobus a Bologna. Un signore l’ha insultata, definendola “che schifo”, e la reazione delle persone presenti l’ha lasciata ancora più turbata.
Secondo quanto riportato dalla fumettista, l’aggressione verbale è avvenuta mentre si trovava alla fermata dell’autobus: “Un tizio mi ha guardata e mi ha detto che schifo. Ero alla fermata dell’autobus, stavo aspettando l’autobus per tornare a casa e mentre stavo parlando al telefono con il mio compagno questo signore di cinquant’anni mi ha guardata dritta negli occhi e mi ha detto ‘che schifo’ e io a quel punto gli ho urlato contro, gli ho detto ‘ma come ti permetti, che cosa vuoi’ e non si aspettava che gli rispondessi. Mi ha guardata ancora male e poi mi ha detto ‘perché mi stavi guardando’ e io gli ho detto ‘no, neanche pagata’”.
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La fumettista si è detta particolarmente arrabbiata per l’indifferenza delle persone presenti durante l’aggressione: “La cosa che mi fa ancora più arrabbiare è che nessuno intorno a me ha fatto niente”. Questo episodio mette in luce un altro aspetto terribile della violenza transfobica, ovvero l’indifferenza di chi assiste a tali episodi e decide di non intervenire.
Visibilmente commossa, Signorelli ha raccontato nel dettaglio la sua reazione riflettendo sulla situazione: “La cosa che mi fa ancora più arrabbiare è che nessuno intorno a me ha fatto niente”.
La fumettista è una donna trans attiva nel mondo editoriale e social da anni, portando avanti un’opera di sensibilizzazione sulle tematiche di genere. Nel suo ultimo fumetto, “Tutte le mie cose belle sono rifatte”, affronta proprio queste tematiche.
In seguito all’episodio, Signorelli ha deciso di condividere la sua esperienza sui social per sensibilizzare sul tema della violenza transfobica. La sua testimonianza ha suscitato una forte reazione online, evidenziando l’importanza di affrontare e combattere questo tipo di discriminazione.
Nel suo intervento, la fumettista ha sottolineato l’importanza di reagire a queste forme di violenza, ma ha anche evidenziato la necessità di un coinvolgimento più attivo da parte di chi assiste a tali episodi: “Riflettendo su quanto accaduto, mi sono resa conto che è importante reagire a queste forme di violenza, ma è altrettanto importante che le persone intorno a noi si rendano conto di quanto sia necessario intervenire in situazioni del genere”.
L’episodio vissuto da Fumettibrutti evidenzia la persistenza di atteggiamenti transfobici nella società contemporanea e sottolinea l’urgenza di un impegno collettivo per contrastare e prevenire tali forme di discriminazione.
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