Il film “King Richard” racconta la straordinaria ascesa delle sorelle Venus e Serena Williams, cresciute tra le difficoltà di Compton e sostenute dall’ambizione del padre Richard. Interpretato da Will Smith, Richard emerge come un genitore deciso a fare di Venus e Serena campionesse di tennis, spesso anche a costo di scelte discutibili.
La famiglia Williams e il sogno di Richard
Negli anni ’80, Richard Williams vive con la moglie Oracene e cinque figlie a Compton, California, un quartiere segnato dalla violenza e dalla povertà. Guardiano notturno lui, infermiera lei, i Williams conducono una vita modesta ma serena. Dietro questo equilibrio, però, si cela il piano ambizioso di Richard: trasformare le figlie minori, Venus e Serena, in campionesse mondiali di tennis, un progetto in cui mette tutta la sua determinazione.
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Con Oracene al suo fianco, Richard inizia ad allenare le figlie. Tuttavia, consapevole dei limiti della propria esperienza, cerca aiuto professionale per assicurare loro un futuro all’altezza delle sue aspettative. È così che riesce a convincere il coach Paul Cohen ad allenare almeno Venus, mentre Serena continua ad allenarsi con la madre. Nonostante i sacrifici e le difficoltà, le ragazze cominciano a collezionare vittorie nei circuiti juniores, distinguendosi per il loro talento anche in un mondo tennistico dominato da atleti bianchi.
Richard e il controverso ritiro di Venus
La notorietà delle ragazze attira l’attenzione di agenti e sponsor. Uno di loro propone a Richard un contratto che garantirebbe a Venus significativi guadagni. Richard, però, rifiuta l’offerta, temendo che l’ossessione per il successo possa travolgerle. Anzi, decide di allontanare Venus dal circuito juniores per un periodo, per proteggerla dai rischi legati a una carriera troppo precoce. È solo quando il coach Rick Macci accetta di allenare entrambe le ragazze che la famiglia si trasferisce in Florida, dove Venus e Serena intensificano la loro preparazione.
In un contesto segnato da tensioni familiari e incomprensioni, Richard si trova spesso in disaccordo con la moglie e con le figlie stesse. Nonostante le critiche, alla fine acconsente alla partecipazione di Venus, ancora quattordicenne, al torneo Bank of the West Classic di Oakland. Questo evento segna un momento cruciale nella carriera di Venus, che si trova ad affrontare la testa di serie, Arantxa Sánchez Vicario.
Un ritratto complesso: Will Smith nei panni di Richard
L’interpretazione di Will Smith, premiata con l’Oscar nel 2022, restituisce la complessità di un padre tanto ambizioso quanto controverso. L’originale titolo del film, King Richard, sottolinea il ruolo dominante che Richard ha avuto nella vita delle figlie. È lui il vero protagonista della narrazione, più che Venus e Serena, che per buona parte del film appaiono quasi in secondo piano, limitandosi a seguire le direttive del padre.
Il ritratto di Richard Williams che emerge dal film è volutamente ambiguo. All’inizio, Richard viene mostrato come un padre ossessionato dal progetto di rendere le figlie delle star del tennis: si racconta che, dopo aver scoperto quanto una giovane tennista guadagnasse in un solo match, avesse chiesto alla moglie di avere altri figli per coltivare il proprio sogno. Ancor prima che Venus e Serena nascessero, Richard aveva redatto un piano dettagliato di 78 pagine per la loro carriera sportiva.
Questa scelta di vita, tuttavia, suscita dubbi tra gli spettatori. Richard appare come un genitore che sembra più interessato a realizzare le proprie ambizioni piuttosto che rispettare i desideri delle figlie. Tuttavia, il film si sforza di mostrare anche l’aspetto protettivo di Richard, che pur spronando le ragazze a raggiungere il successo, cerca di preservare la loro educazione e di evitare che il peso della fama le travolga prematuramente.
La sfida della fede e il passato difficile di Richard
Dietro il sogno di Richard si cela anche la volontà di offrire alle figlie un futuro migliore, lontano dalle difficoltà che lui stesso ha vissuto durante la giovinezza. Cresciuto in un ambiente segnato dal razzismo e dalla violenza, Richard aveva assistito alle incursioni del Ku Klux Klan e ai pestaggi da parte delle forze dell’ordine. La determinazione che lo spinge a far emergere Venus e Serena nel mondo del tennis nasce anche dal desiderio di superare quel passato difficile e di dimostrare che il successo è possibile per chiunque, indipendentemente dalle proprie origini.
Un altro aspetto poco approfondito nel film è la fede religiosa di Richard, che secondo varie fonti sarebbe stata un sostegno importante nei momenti più critici della sua vita. La storia suggerisce, in modo sottile, che la sua fede ha giocato un ruolo fondamentale nella sua resilienza e nella volontà di mantenere unita la famiglia nonostante le difficoltà.
Un modello educativo controverso
Richard Williams non si limita a preparare Venus e Serena dal punto di vista tecnico, ma cerca anche di impartire loro importanti lezioni di vita. Emblematico è l’episodio in cui rimprovera le figlie per essersi prese gioco delle avversarie sconfitte, mostrando loro il film Cenerentola per insegnare l’umiltà e il rispetto. Attraverso questa educazione, Richard cerca di far capire alle ragazze che il successo va accompagnato da una giusta dose di rispetto per gli altri.
Nel suo approccio rigoroso, Richard cerca di evitare che le figlie si perdano nel mondo del successo precoce, come era successo ad altre tenniste della loro generazione, tra cui Jennifer Capriati, la cui carriera era stata minata da una serie di problematiche legate alla pressione eccessiva. Tuttavia, resta aperta la domanda se questo modello educativo abbia davvero rispettato le vere aspirazioni di Venus e Serena. Alla fine, il fatto che entrambe abbiano partecipato come co-produttrici al film sembra suggerire che abbiano condiviso il percorso voluto dal padre, seppure con un giudizio personale.
Una realtà oltre il film: tra mito e verità
Il film tende a presentare Richard come un padre premuroso e devoto alla famiglia, ma la realtà è più complessa. Nella sua vita personale, Richard ha avuto tre matrimoni e un totale di nove figli, nati da diverse relazioni. Questo aspetto, taciuto nel film, mette in luce una dimensione del personaggio che contrasta con l’immagine idealizzata del padre tutto d’un pezzo.
In sintesi, King Richard racconta una storia di ambizione, sacrificio e successo, pur sollevando importanti questioni etiche sul ruolo dei genitori nelle carriere dei figli. Il ritratto di Richard Williams resta ambiguo e sfaccettato: un padre che, pur spinto da un sogno personale, ha comunque fornito alle figlie gli strumenti per raggiungere il successo e l’autonomia.
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