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Amanda Bonini, sveliamo chi è l’ultima fcompagna di Pino Daniele: “Mi hanno attribuito la colpa di non aver sostegno adeguato nei suoi ultimi istanti”

Amanda Bonini è ricordata non solo come l’ultima compagna di Pino Daniele, ma anche come colei che ha condiviso con lui gli ultimi istanti di vita.

Maestra delle scuole elementari, all’epoca della loro relazione Amanda viveva una fase particolarmente serena accanto all’artista partenopeo. Pochi mesi prima della sua morte, Pino aveva espresso parole cariche di affetto e rispetto per Amanda, sottolineando una profonda sintonia di valori e esperienze: “Lei è all’antica come me”, affermava l’artista, evidenziando il desiderio di costruire un futuro riconoscibile e stabile, nonostante il peso delle sue precedenti relazioni. “Ho bisogno di un futuro fatto di certezze”, diceva, aggiungendo che Amanda condivideva la sua visione. Tuttavia, la morte improvvisa di Pino Daniele ha lasciato un vuoto incolmabile e ricordi strazianti nella vita di Amanda.

Momenti drammatici e gestione delle emozioni

Amanda Bonini porta nel cuore i tragici dettagli degli istanti finali di Pino Daniele, un evento che ha segnato profondamente la sua esistenza. “Pino era perfettamente cosciente”, ricordava Amanda, riferendosi al malore che lo colpì a Magliano, dove si erano trasferiti per desiderio di Amanda, intenzionata a fuggire dal frastuono della Capitale e vivere una vita più tranquilla. Durante il malore, Amanda ha fatto di tutto per mantenere la calma, decidendo di trasportarlo in auto fino a Roma. Quando le condizioni di Pino iniziarono a deteriorarsi, si è fermata al **Sant’Andrea**, dove sapeva che sarebbe stato presente il cardiologo di Pino. “Lui era convinto che solo quell’équipe potesse salvarlo”, ha raccontato, evidenziando come il cantante fosse certo della competenza del suo medico. Nonostante il dolore, Pino ha mantenuto il contatto, tenendo la mano di Amanda durante il tragitto verso l’ospedale, ed è stata lei a dover accelerare nel tentativo di raggiungere la sicurezza.

Le accuse che Amanda ha ricevuto riguardo alla gestione della crisi medica di Pino Daniele sono state pesanti. In risposta a critiche su come abbia affrontato la situazione, Amanda ha chiarito: “Non avremmo potuto contraddirlo per non farlo agitare di più. Pino era una persona determinata, nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea”. Durante quei minuti terribili, Pino esprimeva la sensazione di “un formicolio alle gambe” e temeva di trovarsi di fronte a un ictus. Nonostante il peso dell’accaduto, Amanda si sente in pace con se stessa, affermando: “Sono serena perché ho rispettato la sua volontà”. Tuttavia, il peso emotivo della tragedia è difficile da sopportare: “Qualche volta mi sembra di essere come Cristo in croce, dopo quanto accaduto. Mi sveglio e è un incubo. A volte penso che non vorrei svegliarmi più”.

La testimonianza di Amanda Bonini riflette un profondo amore e una determinazione a fare il possibile in un momento di crisi. Nella casa di campagna in Toscana, dove erano presenti anche i figli di Pino e i suoi due di lei, Francesco, di 18 anni, e Eleonora, di 15, si respirava un’angoscia palpabile. Francesco, seguendo le indicazioni di Amanda, chiamò l’ambulanza, ma quando i soccorsi giunsero, Pino e Amanda erano già in auto diretti verso Roma, rendendo il soccorso inutile. La tragedia di Pino Daniele ha lasciato una ferita profonda, e i ricordi di quel giorno tragico continuano a tormentare Amanda.

In un contesto di dolore, il ricordo della vita condivisa con Pino resta uno dei pochi aspetti che la sostengono, mentre affronta la quotidianità e il ritorno al lavoro come insegnante. Un’amore che, nonostante la sua brevità, ha segnato la sua vita e quella di Pino Daniele in un modo indelebile.

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