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ToggleRobert Zemeckis rivisita il classico di Roald Dahl “Le streghe” in una nuova versione ambientata nell’Alabama degli anni ’60. Il film, con Anne Hathaway e Octavia Spencer, offre una prospettiva diversa sull’amata storia, suscitando reazioni contrastanti.
Zemeckis riporta “Le streghe” sul grande schermo
Nel 2020, Robert Zemeckis ha diretto una nuova versione de “Le streghe”, basata sull’omonimo romanzo di Roald Dahl del 1983. Questo remake segue le orme del film del 1990 diretto da Nicolas Roeg, noto in Italia come “Chi ha paura delle streghe?”. La nuova interpretazione di Zemeckis trasporta la storia dall’Inghilterra all’Alabama degli anni ’60, introducendo significativi cambiamenti nei personaggi principali.
Il film si apre nell’Alabama del 1967, dove un giovane orfano afroamericano va a vivere con sua nonna. Questa scelta di ambientazione rappresenta una notevole deviazione dall’originale britannico di Dahl, suscitando dibattiti tra i fan dell’opera. La nonna, interpretata da Octavia Spencer, è presentata come una guaritrice locale, aggiungendo un elemento di folklore americano alla narrazione.
Le streghe di Zemeckis: tra fedeltà e innovazione
Zemeckis mantiene l’essenza delle streghe di Dahl come creature terrificanti e mortalmente serie, non scendendo a compromessi sulla loro natura minacciosa. Tuttavia, il regista opta per un approccio visivo più moderno, facendo ampio uso di effetti CGI per rappresentare le trasformazioni e i poteri delle streghe.
Anne Hathaway nei panni della Strega Suprema
Anne Hathaway assume il ruolo della Strega Suprema, precedentemente interpretato da Anjelica Huston. La performance di Hathaway è stata descritta come energica e teatrale, anche se alcuni critici hanno notato che manca della sottile malvagità che caratterizzava l’interpretazione della Huston.
La visione di Zemeckis: tra magia e realtà
Il regista pone l’accento sulla dimensione realistica dell’orrore, esplorando temi come la perdita e il lutto attraverso la storia del protagonista. Il giovane eroe, interpretato da Jahzir Bruno, deve affrontare non solo le streghe ma anche il dolore per la perdita dei genitori.
La decisione di Zemeckis di modificare l’ambientazione e l’etnia dei personaggi principali ha generato discussioni. Alcuni hanno visto questi cambiamenti come un tentativo di rendere la storia più inclusiva e rilevante per un pubblico moderno, mentre altri hanno espresso preoccupazione per la perdita di alcuni elementi caratteristici dell’opera originale di Dahl.
L’approccio visivo e sonoro del film
Zemeckis impiega la sua nota abilità nell’uso degli effetti visivi per creare un mondo magico e inquietante. La colonna sonora di Alan Silvestri contribuisce a creare un’atmosfera fiabesca, anche se alcuni critici hanno notato che l’eccessivo uso di CGI potrebbe aver smussato alcuni degli aspetti più spaventosi della storia originale.
“Le streghe” di Zemeckis si posiziona come un’opera che cerca di bilanciare il rispetto per il materiale originale con la necessità di parlare a un pubblico contemporaneo. Il film offre una nuova prospettiva su una storia amata, pur mantenendo i temi centrali di coraggio e resilienza di fronte all’avversità.
In conclusione, il remake di Zemeckis de “Le streghe” rappresenta un tentativo ambizioso di reinterpretare un classico della letteratura per l’infanzia. Mentre alcuni aspetti della produzione hanno ricevuto elogi, come le performance del cast e gli effetti visivi, altri hanno suscitato dibattiti sulla fedeltà all’opera originale e sull’efficacia dei cambiamenti apportati. Indipendentemente dalle opinioni divergenti, il film ha certamente riacceso l’interesse per l’opera di Dahl e ha offerto una nuova interpretazione di una storia che continua a affascinare lettori e spettatori di tutte le età.
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