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Tragico incidente tra macchina e moto: Simone Caico perde la vita a 18 anni mentre era diretto a scuola.

Un tragico incidente stradale si è verificato nella mattina di venerdì 6 dicembre a Vedelago, in provincia di Treviso, lungo la strada regionale Postumia. Un giovane di soli 18 anni, Simone Caico, ha perso la vita mentre si dirigeva verso l’istituto scolastico Maffioli di Castelfranco Veneto. Il ragazzo si trovava in sella alla sua moto, una Ducati Monster, quando è rimasto coinvolto in uno scontro con una Toyota utilitaria guidata da una donna di 41 anni.

L’incidente è avvenuto intorno alle otto del mattino all’incrocio con via Cal Croci Nord. Secondo le prime ricostruzioni, entrambi i veicoli stavano procedendo nella stessa direzione quando la moto ha colpito il lato del guidatore dell’automobile. Si ipotizza che l’auto stesse tentando di effettuare una svolta a sinistra, ma le cause esatte dell’impatto sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti.

L’impatto è stato violento e ha avuto conseguenze devastanti per il giovane motociclista. Simone Caico è stato sbalzato dalla moto per circa venti metri, finendo in un fosso al lato della carreggiata. La sua Ducati Monster ha preso fuoco dopo l’incidente. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, tra cui un’ambulanza e un elisoccorso, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo o poco dopo l’incidente, secondo quanto riferito dai sanitari intervenuti sul posto.

La donna alla guida della Toyota è stata invece trasportata in ospedale in condizioni molto gravi. Al momento non sono state fornite ulteriori informazioni sul suo stato di salute, ma le sue ferite sono state descritte come serie.

Un testimone oculare, il titolare di un bar situato nelle vicinanze del luogo dell’incidente, ha raccontato quei drammatici momenti: “Ho visto sfrecciare la moto e, pochi secondi dopo, ho sentito un boato spaventoso”. L’uomo è stato tra i primi a raggiungere il luogo dell’incidente e ha aggiunto: “Non ho pensato subito al peggio ma quando sono uscito dal bar ho sentito i passanti chiedermi di portare un estintore e, arrivato sul posto, ho visto il corpo del ragazzo steso a terra. Era pochi anni più giovane di me. Sono tragedie che devono far riflettere”.

Il giovane Simone Caico risiedeva a Fossalunga, una frazione di Vedelago, ed era conosciuto nella comunità locale. La sua famiglia è composta da tre fratelli e la madre, molto nota nel paese per il suo lavoro presso il panificio “Sfornati d’arte”. La notizia della sua scomparsa ha sconvolto l’intera cittadina e lasciato un vuoto profondo tra coloro che lo conoscevano.

Le indagini sull’incidente sono attualmente in corso per determinare con precisione la dinamica e le responsabilità del tragico evento. Gli agenti della polizia locale stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente per fare chiarezza su quanto accaduto. Tra gli aspetti che verranno approfonditi c’è la velocità a cui viaggiavano i due mezzi e l’eventuale presenza di segnaletica stradale che possa aver influito sulla manovra dell’automobile.

La strada regionale Postumia è nota per essere particolarmente trafficata nelle ore mattutine, soprattutto da studenti e lavoratori che si spostano verso le scuole e gli uffici della zona. L’incrocio con via Cal Croci Nord, dove si è verificato lo scontro, è considerato un punto particolarmente critico per la viabilità locale.

Questo episodio riporta l’attenzione sulla sicurezza stradale e sull’importanza di rispettare le norme del codice della strada per evitare tragedie simili. Incidenti come quello che ha coinvolto il giovane Simone Caico purtroppo non sono rari e sottolineano la necessità di interventi infrastrutturali e campagne di sensibilizzazione per prevenire ulteriori perdite di vite umane.

Nel frattempo, la comunità di Vedelago si stringe attorno alla famiglia del ragazzo in questo momento di dolore. La scuola che frequentava, l’istituto Maffioli di Castelfranco Veneto, ha espresso il proprio cordoglio attraverso un messaggio rivolto ai familiari e ai compagni di classe di Simone. Anche i suoi amici e conoscenti lo ricordano come un giovane pieno di vita, appassionato di moto e sempre sorridente.

La tragedia ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi ha assistito alla scena o ne ha appreso la notizia. Le parole del barista testimone riflettono il sentimento diffuso nella comunità: “Era un ragazzo pieno di energia e aveva tutta la vita davanti. È difficile accettare che sia accaduto qualcosa di così terribile”.

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