La recente decisione di licenziare 97 lavoratori della Trasnova, un’azienda dell’indotto Stellantis, ha scosso profondamente la comunità di Pomigliano d’Arco. Questa scelta, motivata dalla cessazione dei contratti da parte di Stellantis, avrà un impatto devastante su molte famiglie, tra cui quella di un operaio il cui figlio ha scritto una lettera toccante al padre.
La lettera della bambina, legata a un albero di Natale vicino alla fabbrica, esprime il desiderio che il padre torni ad essere felice. Le sue parole riflettono il dolore di chi vede un genitore soffrire in silenzio: “Caro papà, quest’anno non voglio nessun regalo. Ti vedo sempre triste e mi sono accorta che nel bagno piangi, lo so che sta succedendo qualcosa di brutto perché tu sei sempre allegro e divertente. Anzi papà, io voglio un solo regalo che tu ritorni ad essere il mio papà sorridente. Qualsiasi cosa accadrà io ti vorrò sempre bene.”
Il consigliere comunale Vito Fiacco ha condiviso la lettera sui social, sottolineando come dietro ogni lavoratore ci siano famiglie colpite da questa situazione: “Dietro i 90 lavoratori della Trasnova Pomigliano – dice – ci sono 90 famiglie, molte con bambini e bambine. Nessuno merita tutto questo. Nessun bambino o bambina merita di subire questo dolore.”
Nel frattempo, la protesta dei lavoratori continua. Da cinque giorni, gli operai presidiano i cancelli degli stabilimenti Stellantis a Pomigliano d’Arco, chiedendo soluzioni e supporto per evitare la perdita del posto di lavoro. La segretaria del Pd, Elly Schlein, si è recata sul posto per esprimere solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie.
In una nota congiunta, Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil, e Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, hanno dichiarato: “Questa mattina mentre i lavoratori della Trasnova presidiavano per il quinto giorno consecutivo i cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano D’Arco, sono arrivate le lettere di licenziamento per tutti i dipendenti. Oltre a Pomigliano, le lettere di licenziamento sono arrivate anche ai lavoratori di Melfi, Cassino e Torino.”
I due rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza della presenza di Stellantis al tavolo delle trattative previsto per il 10 dicembre e hanno chiesto un intervento del governo per rivedere le strategie aziendali in Italia. Secondo loro, sono necessari investimenti in ricerca e sviluppo e nuovi modelli produttivi per rilanciare gli stabilimenti e tutelare l’occupazione non solo dei lavoratori diretti ma anche dell’intera filiera della componentistica.
La situazione è critica non solo a Pomigliano d’Arco, ma anche in altre città come Melfi, Cassino e Torino, dove i licenziamenti hanno colpito duramente. Le famiglie coinvolte si trovano ora ad affrontare un futuro incerto, con il rischio di perdere la stabilità economica su cui contavano.
L’impatto sociale ed economico di questa decisione è enorme. Le comunità locali si mobilitano per sostenere i lavoratori, ma è chiaro che è necessaria una risposta più ampia e coordinata da parte delle istituzioni. La richiesta principale è quella di un intervento governativo che possa mediare tra le parti coinvolte e trovare soluzioni sostenibili a lungo termine.
Nel frattempo, la lettera della bambina continua a circolare come simbolo del dolore e della speranza di chi vive queste difficoltà. Le sue parole semplici ma profonde ricordano a tutti l’importanza della solidarietà e del sostegno reciproco in momenti di crisi.