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Colombia: catturata “La Bambola”, sospettata di vari delitti per una gang criminale

In Colombia, un’importante operazione di polizia ha portato all’arresto di una donna soprannominata “La Bambola”, coinvolta in omicidi per conto di una banda criminale.

Nel comune di Barrancabermeja, situato nella regione del Magdalena Medio in Colombia, le forze dell’ordine hanno recentemente effettuato un’operazione che ha portato all’arresto di una donna conosciuta con il soprannome di La Bambola. Questa operazione, parte di una più ampia strategia di contrasto alla criminalità organizzata, ha destato notevole attenzione e preoccupazione in tutto il paese. Le autorità hanno rivelato che la donna non solo era coinvolta nella pianificazione, ma partecipava attivamente all’esecuzione di vari omicidi nella regione.

Secondo le indagini condotte dagli inquirenti, La Bambola, il cui vero nome non è stato divulgato, operava al servizio della famigerata banda criminale conosciuta come “Los de la M”. Questa organizzazione è ben nota nella regione per le sue attività illecite, che includono il controllo territoriale, l’estorsione e il traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’operazione che ha portato al suo arresto, la polizia del Magdalena Medio ha sequestrato una pistola calibro 9 mm e una motocicletta, strumenti che si ritiene fossero utilizzati per compiere i crimini.

Insieme a La Bambola, è stato arrestato anche un uomo, identificato con il soprannome di Leopoldo. Secondo quanto riportato dai media locali, Leopoldo sarebbe strettamente legato alla stessa organizzazione criminale e considerato un complice della donna nelle sue attività illecite.

Le armi sequestrate durante l’operazione saranno sottoposte a rigorosi test balistici per determinare se siano state utilizzate in crimini recenti. Il tenente colonnello Mauricio Herrera, che comanda la polizia del Magdalena Medio, ha dichiarato: “Le armi sequestrate saranno sottoposte ad analisi balistiche per verificare il loro coinvolgimento nei recenti crimini.” Questa dichiarazione sottolinea l’importanza delle prove balistiche nel collegare i sospettati ai crimini avvenuti nella regione.

Le autorità colombiane ritengono che La Bambola fosse una figura chiave nel coordinamento degli omicidi commissionati dalla banda. Per questi servizi, riceveva compensi economici significativi da parte dell’organizzazione guidata da John Jairo Fernández Portala, noto anche come “Marihuano”. Nonostante l’arresto di Marihuano nel dicembre 2022, le autorità sospettano che continui a dirigere le operazioni criminali dalla prigione.

Un esempio eclatante dell’attività criminale di La Bambola è il suo presunto coinvolgimento nell’omicidio di Deyvy Jesús García Palomino. Secondo le fonti investigative citate da “InfoBae”, La Bambola avrebbe attirato Deyvy in un luogo isolato per poi ucciderlo. Inoltre, avrebbe localizzato Deyvy e comunicato la sua posizione agli esecutori materiali dell’omicidio, ricevendo un pagamento di 4 milioni di pesos colombiani, equivalenti a circa 899 dollari.

La sicurezza a Barrancabermeja rimane una questione critica. Dall’inizio dell’anno sono stati registrati 120 omicidi, e si è verificato un aumento di altri crimini come furti ed estorsioni. Per affrontare questa emergenza crescente, l’amministrazione comunale ha annunciato l’arrivo di ulteriori 350 agenti e l’attuazione di operazioni speciali di controllo.

In un’intervista esclusiva con un ufficiale della polizia locale, che ha preferito rimanere anonimo per motivi di sicurezza, è emerso che le operazioni contro le bande criminali nella regione sono state intensificate negli ultimi mesi: “Stiamo lavorando instancabilmente per garantire la sicurezza dei cittadini. L’arresto di figure chiave come La Bambola rappresenta un passo importante nella nostra lotta contro la criminalità organizzata.”

Gli abitanti di Barrancabermeja vivono in uno stato di costante apprensione a causa dell’elevata criminalità. Un residente locale, che ha chiesto di non essere identificato per paura di ritorsioni, ha condiviso le sue preoccupazioni: “La situazione è diventata insostenibile. Non ci sentiamo più sicuri nemmeno nelle nostre case. Speriamo che l’intervento delle autorità possa portare un cambiamento reale.”

Nel frattempo, il governo colombiano sta valutando ulteriori misure per affrontare la crisi della sicurezza in tutto il paese. L’obiettivo è migliorare la cooperazione tra le forze dell’ordine e le comunità locali per prevenire la diffusione della violenza e ripristinare la fiducia nelle istituzioni.

In conclusione, l’arresto di La Bambola rappresenta un segnale forte da parte delle autorità colombiane nella loro lotta contro la criminalità organizzata. Tuttavia, resta ancora molto lavoro da fare per migliorare la sicurezza a Barrancabermeja e in altre aree colpite dalla violenza delle bande. Le autorità continuano a monitorare da vicino la situazione e ad adottare misure per proteggere i cittadini e ripristinare l’ordine pubblico.

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