MORE FROM THE WALMART MELTDOWN: Child goes nuts, destorys anything in sight as women yells at people not to try and stop her.
Where are the parents?pic.twitter.com/7gqEqXN7eA
— Breaking911 (@Breaking911) December 2, 2024
Secondo Frusciello, la priorità in questi casi è garantire la sicurezza del bambino e delle persone intorno a lui. L’intervento fisico può essere necessario, purché sia proporzionato e non violento. “Se poi in quel momento il bambino non è in condizioni di sostenere un dialogo, perché troppo arrabbiato o esagitato, allora il dovere di una mamma o un papà è fare leva sulla relazione asimmetrica che deve regolare qualsiasi rapporto genitore-figlio e imporre un ritorno a comportamenti più adeguati”, ha aggiunto.
Ma cosa si intende per “relazione asimmetrica”? Frusciello spiega che il rapporto tra adulto e bambino non può essere paritario. “Adulto e bambino possono, anzi, devono dialogare e cooperare, ma non sono sullo stesso piano. L’adulto – sia esso il padre, la madre o la nonna – ha un ‘potere’ sul minore che deve esercitare, non per prevaricare, ma per educare”. Questo potere deve essere utilizzato per guidare il bambino verso comportamenti adeguati e per limitare eventuali atteggiamenti dirompenti.
Nel caso specifico della bambina del supermercato, Frusciello ritiene che il suo comportamento sia indicativo di una dinamica familiare in cui le figure di riferimento non hanno stabilito chiaramente il loro ruolo educativo. “Evidentemente la bambina del video è stata abituata a stare alla pari, o addirittura al di sopra delle figure di riferimento”, ha detto il pedagogista. Secondo lui, il fatto che la bambina sembrasse lucida e orientata nelle sue azioni suggerisce che non si trattava di una semplice esplosione di rabbia incontrollata. “Se il suo agire fosse stato mosso da una furia cieca, non avrebbe scelto coscientemente cosa gettare a terra, né si sarebbe fermata a sfidare i presenti”.
Nonostante ciò, Frusciello sottolinea che la responsabilità non può essere attribuita interamente alla bambina. Il suo comportamento riflette probabilmente un contesto educativo in cui i confini tra genitori e figli non sono stati chiaramente definiti. Questo episodio offre l’opportunità di riflettere sull’importanza del ruolo educativo dei genitori e sulla necessità di stabilire una relazione basata sul rispetto reciproco ma anche su una chiara distinzione dei ruoli.
Il dibattito sollevato dal video ha messo in evidenza opinioni contrastanti sull’educazione moderna. Alcuni sostengono che i metodi educativi attuali siano troppo indulgenti e che i genitori dovrebbero essere più severi nel disciplinare i propri figli. Altri ritengono invece che l’approccio permissivo sia una reazione ai modelli educativi del passato, spesso considerati troppo rigidi o autoritari.
Frusciello conclude invitando i genitori a trovare un equilibrio tra fermezza e dialogo. “Il ruolo del genitore è quello di educare con amore ma anche con autorevolezza. Non si tratta di punire o reprimere, ma di guidare il bambino verso comportamenti più adeguati attraverso l’esempio e l’intervento quando necessario”. Questo equilibrio è fondamentale per garantire una crescita sana ed equilibrata dei bambini.
La vicenda della bambina americana nel supermercato continuerà probabilmente a far discutere, offrendo spunti di riflessione su come affrontare situazioni simili e su quale sia il ruolo dei genitori nell’educazione dei figli in una società in costante evoluzione.
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