Nonostante le difficoltà, Kiara si è impegnata al massimo per crescere sua figlia. Ha affrontato le sfide della maternità adolescenziale con determinazione, bilanciando lo studio, le necessità della bambina e le difficoltà economiche. “Ho chiesto aiuto, ma ho sempre trattato mia figlia come una mia responsabilità e nessuno si accorgeva di tutte le rinunce a cui mi sottoponevo per lei,” ha detto. Le sue scelte sono state spesso messe in discussione da chi non la prendeva sul serio a causa della sua giovane età. “Mi chiedevano se il bambino fosse mio fratello o mio cugino,” ha aggiunto.
L’esperienza di Kiara non è unica. Molte giovani madri affrontano stigmatizzazione sociale e mancanza di supporto. Un team di ricercatori dell’Università del Sunshine Coast ha condotto uno studio per analizzare l’impatto dei pregiudizi sulle adolescenti che diventano madri. I risultati hanno evidenziato che lo stigma sociale può portare queste giovani donne all’isolamento e avere conseguenze negative sulla loro salute mentale.
I ricercatori hanno sottolineato l’importanza di creare reti di supporto per le madri adolescenti. Questi gruppi dovrebbero essere facilmente accessibili in tutte le città, offrendo alle giovani madri l’opportunità di confrontarsi con esperti e altre donne nella loro stessa situazione. Inoltre, hanno suggerito che scuole e luoghi di lavoro adottino orari flessibili per consentire alle neo-mamme di continuare la loro istruzione o carriera senza dover rinunciare al sostentamento economico.
Kiara, riflettendo sui risultati dello studio, ha dichiarato che è necessario un cambiamento sociale per affrontare queste problematiche. “Serve proprio un cambiamento sociale che porti le persone ad essere più gentili,” ha affermato. Ha anche offerto un consiglio a chiunque si trovi a giudicare una giovane madre: “Se sei una mamma e non sai come si comporta con suo figlio una mamma giovane, al posto di giudicarla prova a chiederle di uscire per vedere come si comporta con suo figlio.”
Nonostante tutte le difficoltà, Kiara è riuscita a costruire una vita stabile per sé e sua figlia. La sua storia mette in luce la resilienza delle giovani madri e la necessità di un maggiore supporto da parte della società. Come ha concluso lei stessa: “Ogni madre e ogni padre, a prescindere dall’età, fanno il massimo per crescere i propri bambini.”