Un grave episodio di violenza ha coinvolto una bambina di soli 8 anni a Bolzano, dove è stata vittima di un’aggressione da parte di tre sue compagne di classe durante l’orario scolastico. L’episodio, avvenuto alcune settimane fa, ha avuto luogo durante la ricreazione, quando in aula non erano presenti gli insegnanti. La piccola è stata colpita con calci e pugni, riportando ferite al volto e in altre parti del corpo che i medici dell’ospedale hanno giudicato guaribili in venti giorni.
L’allarme è stato lanciato da altri alunni che, assistendo alla scena, hanno immediatamente avvertito le maestre. La bambina, in evidente stato di shock e con perdite di sangue, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Trento per ricevere le cure necessarie. L’accaduto ha scosso profondamente la famiglia della piccola e ha attirato l’attenzione delle istituzioni scolastiche e delle autorità locali.
Secondo quanto riferito dalla madre della bambina, l’aggressione rappresenta il culmine di una serie di episodi di bullismo che la figlia avrebbe subito nel corso dell’anno scolastico. “Dopo quello che è successo, nostra figlia adesso ha paura. La notte non riesce a dormire. Chiediamo che la scuola faccia di tutto, per ripristinare la serenità della nostra bambina”, ha dichiarato la madre al quotidiano Trentino. Anche l’avvocato della famiglia ha sottolineato le difficoltà psicologiche che la piccola sta affrontando: “La bambina vuole andare a scuola, al tempo stesso però la notte ha gli incubi, pensando di dover tornare in classe”.
L’aggressione è avvenuta in un contesto già segnato da episodi precedenti di bullismo. La famiglia ha infatti denunciato che lo scorso anno la bambina era stata vittima di comportamenti simili da parte di alcune compagne, episodi che erano stati segnalati alla scuola. Nonostante ciò, la piccola si sarebbe ritrovata nuovamente nello stesso gruppo con una delle sue aguzzine, situazione che avrebbe riacceso le tensioni e portato all’episodio più recente. “Il problema è che si è ritrovata di nuovo nello stesso gruppo di lavoro con una delle tre bambine che l’avevano aggredita. E sono ricominciati gli episodi di bullismo”, ha spiegato l’avvocato della famiglia.
Vista la gravità dell’accaduto, sono stati informati i carabinieri e la Procura, anche se, trattandosi di minori non imputabili, non sono previste conseguenze penali dirette per le responsabili dell’aggressione. Tuttavia, la scuola ha deciso di intervenire attivando un percorso educativo e psicologico con esperti dell’infanzia per affrontare il problema del bullismo tra gli alunni. Inoltre, sono stati coinvolti i servizi sociali per fornire supporto sia alla vittima che alle famiglie dei bambini coinvolti.
L’assessore all’istruzione italiana della provincia di Bolzano, Marco Galateo, si è espresso con fermezza sull’episodio, condannando quanto accaduto e ribadendo l’importanza di prevenire simili situazioni all’interno delle scuole. “I genitori si sono rivolti a me pochi giorni dopo il fatto e ho potuto appurare che avevano già parlato con i docenti e con il dirigente dell’istituto, il quale ha attivato tutte le procedure previste per questo caso, non solo disciplinari. L’attenzione è sempre massima su temi attuali come il bullismo. Fatti del genere non sono tollerabili: sono vicino alla vittima e alla sua famiglia”, ha dichiarato Galateo.
La vicenda ha sollevato interrogativi sulle misure adottate dalla scuola per prevenire e contrastare il bullismo. La famiglia della bambina ha espresso il proprio disappunto per il fatto che non siano stati presi provvedimenti più incisivi dopo i primi episodi segnalati lo scorso anno. “Chiediamo che vengano messe in atto tutte le azioni necessarie affinché situazioni del genere non si ripetano più”, ha affermato l’avvocato della famiglia.
Nel frattempo, la piccola sta cercando di riprendersi sia fisicamente che psicologicamente dall’aggressione subita. Sebbene le ferite visibili siano in via di guarigione, i segni emotivi dell’accaduto sembrano più difficili da superare. La madre ha raccontato che la figlia soffre di incubi notturni e teme di tornare in classe, nonostante il desiderio di continuare a frequentare la scuola.
La questione del bullismo nelle scuole rimane un tema delicato e complesso, che richiede un impegno congiunto da parte di famiglie, educatori e istituzioni per garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti gli studenti. L’episodio di Bolzano rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare le strategie di prevenzione e intervento per contrastare questo fenomeno.
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