“L’ultimo dei Templari”, film del 2011 diretto da Dominic Sena, mescola avventura, fantasy e horror. Nicolas Cage e Ron Perlman interpretano due crociati incaricati di trasportare una presunta strega durante un’epidemia di peste.
Un viaggio tra crociati e stregoneria
Nel panorama cinematografico del 2011, “L’ultimo dei Templari” si è distinto come un’opera che fonde elementi di avventura, fantasy e horror. Diretto da Dominic Sena, il film vede protagonisti Nicolas Cage e Ron Perlman nei panni di due crociati che si trovano ad affrontare una missione insolita e pericolosa.La trama si svolge nel XIV secolo, un’epoca segnata da guerre e pestilenze. I cavalieri Behman (Cage) e Felson (Perlman), stanchi degli orrori delle crociate, decidono di abbandonare la loro missione in Terrasanta. Al loro ritorno in patria, però, scoprono un paese devastato dalla peste nera. Nonostante il loro status di disertori, ricevono un incarico che promette loro il perdono: devono scortare una giovane donna accusata di stregoneria (interpretata da Claire Foy) in un remoto monastero.Il regista Sena, noto per film come “Fuori in 60 secondi” e “Codice: Swordfish”, si cimenta per la prima volta con un genere che mescola elementi storici e soprannaturali. La sceneggiatura, opera di Bragi F. Schut, era stata scritta nel 2000 ma ha dovuto attendere l’intervento della Atlas Entertainment per vedere la luce.
Nicolas Cage e il cast de “L’ultimo dei Templari”
Il film vanta un cast di alto livello, con Nicolas Cage che interpreta il cavaliere Behman. L’attore, parlando del suo ruolo, ha dichiarato: “Mi ha attratto l’idea di interpretare un cavaliere medievale in crisi di fede. È un personaggio complesso, tormentato dai suoi dubbi e dalle atrocità a cui ha assistito durante le crociate.”Al suo fianco, Ron Perlman veste i panni di Felson, compagno d’armi di Behman. Perlman ha commentato così la sua esperienza: “Lavorare con Nic è sempre un’avventura. Abbiamo cercato di portare sullo schermo un’amicizia autentica tra due uomini che hanno condiviso esperienze traumatiche.”Il cast include anche Claire Foy nel suo debutto cinematografico, Stephen Campbell Moore nel ruolo del prete Debelzaq, Ulrich Thomsen come il guerriero Eckhardt, Stephen Graham nei panni del truffatore Hagamar e Robert Sheehan come il giovane chierico Kay.La produzione ha scelto di girare principalmente in Austria, sfruttando location autentiche per conferire al film un’atmosfera realistica, in bilico tra il film storico e il fantasy. Il direttore della fotografia Amir Mokri ha dichiarato: “Volevamo catturare l’essenza cupa e minacciosa del Medioevo. Le location austriache ci hanno permesso di creare un’atmosfera autentica e inquietante.”Nonostante il titolo italiano suggerisca un legame con l’ordine dei Templari, il film non fa alcun riferimento diretto a questo ordine cavalleresco. Il titolo originale, “Season of the Witch”, riflette più accuratamente il contenuto della trama.Il regista Sena ha rivelato di aver tratto ispirazione da “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman, considerato un capolavoro del cinema. “Volevamo creare un’opera che, come il film di Bergman, esplorasse temi profondi come la fede e la morte sullo sfondo di un’epoca oscura”, ha affermato Sena.La pellicola affronta temi complessi come la fede, il dubbio e la natura del male. Durante il viaggio, eventi inspiegabili seminano il panico nel gruppo: Hagamar ed Eckhardt perdono la vita, e Behman inizia a dubitare dell’innocenza della presunta strega. L’arrivo al monastero rivela una situazione ancora più drammatica: tutti i monaci sono morti a causa della peste.Il climax del film si raggiunge quando il gruppo scopre che la donna non è una semplice strega, ma è posseduta da un demone potente e quasi invincibile. Questa rivelazione porta la narrazione a un livello superiore, mescolando elementi di horror soprannaturale con l’ambientazione storica.Nonostante una campagna pubblicitaria consistente, “L’ultimo dei Templari” non ha ottenuto il successo sperato al botteghino. Con un budget di 40 milioni di dollari, il film ha incassato globalmente circa 91 milioni, un risultato considerato deludente per le aspettative del genere. Tuttavia, nel corso degli anni, la pellicola è diventata un cult tra gli appassionati di storie di streghe e demoni, nonché tra i fan degli attori protagonisti.In conclusione, “L’ultimo dei Templari” si presenta come un’opera che, pur non avendo raggiunto il successo commerciale sperato, offre un interessante mix di generi e temi. La sua ambientazione medievale, unita a elementi soprannaturali e a un cast di alto livello, lo rende un film unico nel suo genere, capace di attrarre un pubblico diversificato e di stimolare riflessioni su temi universali come la fede e la natura del male.
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